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REGGIA DI CASERTA al quinto posto per numero di visitatori nel 2019

21 Maggio 2020 - 07:55

CASERTA – Anche nel 2019 il pubblico si è concentrato prevalentemente sulle strutture più note a livello internazionale: le prime dieci istituzioni statali più visitate hanno attratto il 42% dei visitatori dell’intero sistema museale statale. Tra questi prevalgono i siti e i parchi archeologici e i monumenti, primi fra tutti, in base ai dati del Ministero, il Colosseo e il Parco archeologico del Colosseo (con oltre 7,6 milioni di visitatori), Pompei, (3,9 milioni), Castel Sant’Angelo (1,2), ma anche la Venaria Reale (837 mila), la Reggia di Caserta (728 mila), Villa Adriana e villa D’Este (720 mila). In cima alla classifica dei musei e delle gallerie primeggiano invece le Gallerie degli Uffizi (4,4 milioni di ingressi) e la Galleria dell’Accademia di Firenze (1,7), seguite dal Museo Egizio (853 mila) e dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Complessivamente il fenomeno della concentrazione che rischia di congestionare le solite strutture principali non solo è rimasto invariato, ma si è accentuato nel corso del tempo.

Dal 2010 la top ten delle strutture più visitate è infatti rimasta sostanzialmente invariata, ma la quota di visitatori attratti è passata dal 37,3% al 41,2% del pubblico totale del sistema museale statale. I dati mensili dello scorso anno sul flusso di visitatori delle istituzioni museali statali mostrano che il picco degli ingressi si è manifestato nei mesi di marzo, aprile e maggio. Solo in questo trimestre – con 17 milioni 486 mila accessi, pari a circa 6 milioni di utenza al mese – le strutture statali hanno accolto quasi un terzo (31,9%) del pubblico complessivo del 2019.

Questo andamento stagionale, che rappresenta una caratteristica ricorrente negli anni, interessa l’intero territorio nazionale: nel trimestre marzo-maggio, infatti, si concentra una quota del totale annuo pari al 34,7% dei visitatori per il Nord, 30,9% per il Centro, e 32,9% per il Mezzogiorno. L’andamento degli incassi segue un andamento proporzionale. In termini economici, è maggio il mese nel quale si sono realizzati i maggiori introiti nel 2019 (30,2 milioni euro) seguito dal mese di settembre, con 27 milioni di euro, e dal mese di aprile (25,2 milioni di euro).