REGGIA DI CASERTA. Siamo alle solite: venditori abusivi, scarsa manutenzione, passaggio indiscriminato di automobili e moto nella piazza e tra i turisti. Dobbiamo continuare?

29 Maggio 2023 - 09:11

Si è fatta notare, inoltre, l’assenza della direttrice Tiziana Maffei al convegno, sedicente internazionale, tenuto venerdì al Belvedere di San Leucio, dedicato al Vanvitelli e dal titolo Il Genio, l’Eredità 1773-2023

Caserta (pasman) – Per come vanno da sempre i fatti, dovremmo convincerci che siamo affetti da una sorta di inettitudine congenita, da una nostra incapacità connaturata, dalle quali non sappiamo emendarci. Diversamente, come spiegare che i problemi relativi alla Reggia – quella che sul piano retorico esaltiamo con accenti persino farsechi, come quando si propaganda una presunta impronta vanvitelliana nella città la quale, proprio da chi l’afferma, viena vilipesa con gli abbattimenti delle ultime vestigia della Caserta antica – si ripresentano sempre uguali a se stessi.

Sabato mattina, il monumento, che ovunque sarebbe tenuto come una bomboniera, riproponeva i problemi soliti legati alla presenza dei venditori abusivi, al passaggio indiscriminato di automobili e moto nella piazza e tra i turisti, alla scarsa manutenzione.

Ne proponiamo alcune foto che abbiamo scattate, con qualche precisazione.

Il giovane ambulante che offre illecitamente in vendita le guide a stampa sul Palazzo Reale – il quale, per inciso, potrebbe agevolmente trovare lavoro in uno dei tanti locali del centro da cui stiamo raccogliendo la lamentela di non riuscire più a trovare personale – non teme di agire proprio davanti al museo incalzando le comitive dei turisti che sopraggiungono. Anzi, in una delle immagini lo vedete mentre si incrocia, come se niente fosse, con un volontario di una delle associazioni che prestano servizio a quell’ingresso, riconoscibile dalla pettorina rossa. Per carità di patria taciamo ogni possibile commento su questa cosa incredibile, pensando alle ripetute rassicurazioni delle pubbliche autorità sulla sicurezza della Reggia.

Negli scatti, il venditore abusivo in azione e il volontario di servizio all’ingresso della Reggia che, per quanto vicinissimo, sembra non vederlo

Andiamo avanti. Le istantanee delle ben 4 macchine in transito sono state scattate a distanza di poche decine di minuti tra di loro. Secondo un’empirica ed elementare inferenza statistica, considerata anche la giornata semifestiva di minor traffico, vuol dire che in quella piazza c’è un via vai di automezzi, per quanto essa sia rigorosamente interdetta alla circolazione e grandemente vigilata. Sic!

Le altre foto ritornano sulla questione della vegetazione che si sta sviluppando sulla facciata del palazzo vanvitelliano, perché evidentemente manca un minimo di manutenzione. L’abbiamo già segnalato le volte scorse auspicando che, grazie ai tanti milioni che stanno arrivando a pioggia, si risolva il problema. Sarebbe incomprensibile che tra qualche mese di dovesse indire una ennesima e dispendiosa gara per togliere quell’erba parassitaria. Sapendo che gli autoreferenziali uffici museali sono un poco come il bastian contrario, non stanno a sentire per partito preso, facciamo noi una preghiera al capo dei vigili del fuoco di Caserta. Egregio comandante, sia cortese, in occasione delle esercitazioni periodiche dei suoi valorosi uomini, mandi un’autoscala a togliere quelle piante dal prospetto della Reggia. Sarebbe una cosa meritoria, facendo risparmiare l’erario, anche se cosa, questa, a cui nessun funzionario pubblico bada più perché dis-educato al mito della spesa pubblica.

Chiudiamo, restando attorno al tema della Reggia, con un accenno al convegno, sedicente internazionale, tenuto venerdì al Belvedere di San Leucio, dedicato al Vanvitelli e dal titolo Il Genio, l’Eredità 1773-2023. A parte significative defezioni di alcune delle presenze annunciate, è mancato persino il direttore della Reggia, Tiziana Maffei. Per noi un’enormità. E poiché in questo ambito le cose non accadono per caso, chissà che cosa c’è sotto a questa incomprensibile assenza. Ancora più rilevante per la compresenza di Carlo Marino nella qualità di sindaco di Caserta e presidente dell’Anci Campania. Un elementare dovere di correttezza istituzionale avrebbe imposto alla manager culturale di essere presente senza eccezioni. Chissà quali suscettibilità o pretese primazie sono state toccate. Anche perché ci arriva voce che l’analogo convegno anconetano programmato nel prossimo giugno sarebbe stato differito a questo autunno. Un’ultima cosa, sui contenuti del convegno. Anche il sindaco Carlo Marino avrebbe evocato, nel suo intervento, il ruolo di insigne maestro svolto da Vanvitelli e dato conto della sua scuola e dei suoi allievi che hanno poi operato in tutta Europa ed oltre. Ribadiamo, allora, la domanda che abbiamo già posta in almeno due occasioni: perché non figura mai tra i relatori delle celebrazioni vanvitelliane l’architetto marcianisano Salvatore Costanzo, che della scuola vanvitelliana è tra i massimi esperti ed a cui ha dedicato un poderoso saggio ineguagliato.

Nelle foto, un momento del convegno vanvitelliano, la locandina dell’evento, il saggio di Salvatore Costano La Scuola del Vanvitelli