S. MARIA C.V. CIMITERO, ecco perché la Corte dei Conti potrebbe dare una stangata ai consiglieri comunali che voteranno il piano triennale con dentro il project financing

9 Marzo 2019 - 21:40

Clicca qui per guardare il video dell’assessore Virgilio Monaco

 

 

Santa Maria Capua Vetere(GG) –  Facebook e i social sono una grande invenzione ma sono anche degli amplificatori dei caratteri umani, della consistenza delle persone e della preparazione di un titolare di una unzione pubblica.

Nel senso che facebook lascia tracce indelebili. E una traccia indelebile è quella lasciata dall’Assessore Virgilio Monaco, il quale in un video, tra lo stravagante e il temerario, ha illustrato alcune opere già realizzate, a suo dire, nel cimitero (cestini) e altre in via di realizzazione con riferimento specifico al sistema di viedeo-sorveglianza.

Non si capisce bene se l’assessore Monaco conosca i contenuti della proposta, presentata al Comune di Santa Maria Capua Vetere, dall’impresa, già presente nel cimitero in forza dell’aggiudicazione della gara aggiudicata dopo l’uscita di scena degli eredi Cirillo.

Il dubbio sussiste perché, al di là del fatto che Monaco sa che è in atto un percorso di Project financing, dato che lo dice nelle prime sequenze del video pubblicato su facebook, si ha la sensazione che non abbia ben capito che quella dell’impresa GIAT è  una proposta importante, in quanto godrà di una prelazione in tutto il procedimento amministrativo fino all’aggiudicazione, ma non ha nulla di esecutivo.

Per cui se qualcuno ha inserito i cestini delle due l’una: o qualcuno sta mettendo il capo avanti ai buoi ed è già passato all’applicazione esecutiva di un project financing che deve scrivere ancora i suoi capitoli fondamentali, rappresentati dal bando e dalla gara, seppur condizionata dalla prelazione suddetta, oppure il Comune butta via i soldi perchè compra i cestini, cioè va a determinare un servizio previsto anche nel progetto presentato dal privato, che già – come abbiamo scritto nei giorni scorsi e come ha ribadito la consigliera comunale Gabriella Santillo nella interrogazione presentata proprio stamattina – appare decisamente sbilanciato a favore del privato a scapito di una economicità che guardi, in maniera fondamentale, agli interessi del Comune e dunque della cittadinanza.

Vada pure per i cestini, ma nel momento in cui l’assessore Monaco da per imminente l’attivazione del sistema di video sorveglianza, un bel pò più costoso rispetto ai recipienti di cui sopra, allora quella doppia possibilità diventa di ancor più urgente verifica.

Dei contenuti del project l’impresa G   non può attuare neppure una virgola, non può muovere nemmeno un sasso, visto che il progetto di finanza non è stato aggiudicato, anche perchè manca la fondamentale architrave dell’approvazione, da parte del Consiglio Comunale, del Piano triennale delle opere pubbliche che lo comprende.

Un’approvazione rispetto alla quale la Consigliera comunale Santillo pone il problema di un eventuale intervento della Corte dei Conti, che –  chiamandosi così – sa far di conto come e meglio di casertace.

Per cui, di fronte alla certezza di un gettito annuale proveniente dalle lampade votive di circa 600.000,00 euro i consiglieri comunali di maggioranza dovranno alzare la mano, consentendo che questi 600.000,00 e passa euro finiscano, invece, nelle tasche della ditta di Gricignano di Aversa, la quale, ne ammortizzerà il costo fondamentale con gli interventi una tantum su video sorveglianza cestini, rinnovamento degli impianti elettrici per un valore complessivo di 625.000,00 euro

Da quel momento in poi i 600.000,00 euro delle lampade votive continueranno ad entrare anno per anno  alla ditta mentre al Comune sarà rimessa la spettacolare e vertiginosissima cifra di 42.500,00 .

Dunque, in 5 anni l’impresa intascherà 3milioni di euro e ne tirerà fuori poco più di 210.000,00 con un profitto netto di 2700,000.,00 euro. Un valore aggiunto che neanche i Narcos del cartello dei Medellin riuscivano a generare dalle loro ” santissime” attività.

Per cui, se ancora esiste qualche calcolatrice dalle parti della Corte dei Conti non è che sia tanto remota la possibilità del riconoscimento di un danno erariale, con conseguente richiesta, formulata, individualmente, ad ognuno dei consiglieri comunali che voteranno il piano triennale, comprensivo del Project, di compensare il danno erariale con i quattrini del proprio portafoglio.

Per cui, caro assessore Monaco la vita e, in questo caso anche la morte, sono molto più complicate rispetto alla scansonata narrazione, che si ascolta nel suo video, chi vivrà vedra. Chi è morto, pure.

Qui sotto il testo del comunicato della Consigliera Comunale Gabriella Santillo

OGGETTO: INTERROGAZIONE AL SINDACO SUL PROJECT FINANCING RELATIVO ALLE LAMPADE VOTIVE ED ALTRI SERVIZI ELETTRICI CIMITERIALI

PREMESSO CHE

 

Alcuni recenti articoli comparsi sul giornale on line caserta-ce sollevano concrete preoccupazioni relativamente alla ipotesi di affidamento di un project financing per l’adeguamento , ammodernamento e messa a norma, l’installazione di quadri elettrici, impianti di terra, trasformatori ed altri impianti innovativi per la gestione dell’impianto elettrico della  illuminazione generale e votive per singoli loculi oltre che impianti di videosorveglianza, toponomastica stradale e di altoparlanti.

La ditta, eventualmente aggiudicataria, in cambio della gestione 25ennale del servizio con l’incasso di tutte le somme versate dai proprietari di cappelle e loculi cimiteriali, si impegna a fare: “la messa in sicurezza, riqualificazione e gestione innovativa dell’impianto di pubblica illuminazione (attraverso il rifacimento di tutte le linee elettriche, quadri elettrici, impianto di terra, trasformatori, ecc.); gestione del servizio dell’impianto elettrico cimiteriale (lampade votive ordinarie e straordinarie, prevedendo un canone annuo per singola lampada votiva di € 22,00 compreso i.v.a.); riscossione dei canoni derivanti dalla gestione dell’impianto elettrico lampade votive; manutenzione ordinaria e straordinaria (compreso atti vandalici) degli impianti; fornitura e posa in opera di: telecamere e sistema di videosorveglianza; altoparlanti sonori a tromba e impianto di diffusione sonora e cestini per rifiuti; con un  investimento privato € 625.213,60 (per lavori e somme a disposizione dell’amministrazione).

Dal corpo della delibera di Giunta che ha approvato l’ipotesi di project  financing elaborata  della GIAT non è dato rinvenire alcuna menzione alle cifre che annualmente vengono incassate per le lampade votive e per gli altri servizi connessi ( montacarichi, ascensori e illuminazione delle cappelle), cifre che se inserite ci avrebbero consentito di meglio valutare la vantaggiosità del progetto approvato e, soprattutto, la congruenza tra l’aggio fisso previsto per il Comune e le entrate totali che la ditta introiterebbe annualmente.

Queste cifre, apprendiamo da Casertace, sono apparse in alcune determine di pagamento dove l’Ente, al fine di calcolare la percentuale degli introiti spettante alla ditta in base all’attuale contratto, da atto di cifre rilevanti ammontanti, in circa 7 mesi, a 489.433,00 euro

Nello stesso articolo si fa una proiezione annuale delle possibili entrate, estraendo una media mensile dalle somme già attestate dal Comune, di circa  600.000,00 euro

Sul social media facebook, inoltre, un cittadino ha pubblicato foto di lavori in atto presso il cimitero che sembrerebbero riguardare le stesse opere previste nel project financing a carico del privato che si aggiudicherà il servizio per 25 anni, cosa, questa che se vera, pone ulteriori dubbi ed interrogativi sul contenuto del project perché se alcune delle opere ivi previste sono già attualmente a carico della ditta che sta gestendo il servizio con regolare contratto non si comprende perché sarebbero riportate anche nel project come opere nuove da fare, mentre se queste opere non sono previste nel contratto in essere non si comprende come mai la ditta attuale detentrice del servizio e proponente il project si stia già avvantaggiando con le opere come se avesse la totale sicurezza di aggiudicarsi il project senza aspettare neanche l’esito della gara che andrebbe comunque esperita.

A questo punto, da imprenditrice avvezza a soppesare proposte economiche per la mia attività commerciale, non posso non chiedermi e, soprattutto chiedere al Sindaco e alla Giunta Comunale e al consulente alla legalita’ chiarimenti in merito alla vantaggiosità per il Comune di questo project financing e

INTERROGA IL SINDACO, PER SAPERE

  • Quali siano le cifre relative agli introiti provenienti dalle lampade votive e dagli altri servizi elettrici cimiteriali.
  • Quali siano le cifre annuali che si spendono per la manutenzione ordinaria e straordinaria degli Impianti di cui sopra.
  • E’ vero che la ditta sta facendo già opere previste nel project financing ?
  • Quale sarebbe il vantaggio per l’Ente che rinuncerebbe ad oltre 600.000,00 euro annui per 25 anni, se le cifre prodotte da Caserta-ce rispondono al vero, in cambio di opere di ammodernamento degli impianti – come si legge dalla delibera di giunta – per un costo di 213,60euro.

Il programma financing in parola, in definitiva, prevede una pesante penalizzazione degli introiti comunali al fine di ripagare le opere fatte dalla ditta aggiudicatrice.

Lascia altresì perplessi il fatto che la penalizzazione in questione durerà per 25 anni, periodo durante il quale le nuove opere saranno divenute ampiamente obsolete ed il comune, ammortizzato il debito si ritroverà a dover affrontare nuovamente i lavori.

Con la presente interrogazione

CHIEDO ALTRESÌ AL CONSULENTE ALLA LEGALITA’

Di approfondire la vicenda per spiegare al Sindaco, alla Giunta e al Consiglio Comunale, nel caso in cui le cifre esplicitate sopra siano veritiere,  se l’approvazione di questo Project financing da parte del Consiglio Comunale, attraverso l’approvazione del piano triennale delle opere dove è stato inserito, potrebbe comportare una responsabilità per danno erariale in capo ai Consiglieri comunali , ipotesi non peregrina se si considera che alcuni  amministratori di questo Ente sono già stati condannati, in passato, per danno erariale proprio per le modalità di gestione del servizio delle lampade votive.