S. MARIA C.V. Il Tar ordina di nuovo alla dirigente della Principe di Piemonte di ammettere i tutor dei bambini autistici e usa toni durissimi: “Ministero riprovevole”

23 Ottobre 2020 - 18:27

SANTA MARIA CAPUA VETERE (g.g.) – Difficilmente i Tar e il Consiglio di Stato si lasciano andare a valutazioni che vanno al di là dei confini dello stretto rigore lessicale di un’esplicazione che parte ed arriva al diritto amministrativo. Chissà cosa hanno pensato i magistrati del Tar della Campania nell’apprendere che la dirigente scolastica della scuola di Santa Maria Capua Vetere, Principe Di Piemonte, Rosa Petrillo, aveva deciso di non adempiere e dunque di violare l’ordine impartitogli proprio dal Tar, affinché consentisse l’immediato ingresso nella sua scuola dei tutor degli alunni affetti da autismo e inseriti formalmente nel programma ABA dell’Asl Caserta.

Ribadendo, in pieno accoglimento dell’istanza presentata dall’avvocato Luigi Adinolfi, in nome e per conto dei genitori di bambini affetti da autismo iscritti alla Principe di Piemonte, con toni ancor più perentori l’ordinanza violata dalla preside Rosa Petrillo, il Tar ha utilizzato parole rarissimamente lette all’interno dei suoi provvedimenti. I giudici, nell’ordinanza che potrete leggere nel link in basso, scrive di un’amministrazione (il ministero dell’Istruzione) che avrebbe avuto un comportamento “inerte” e “riprovevole“. Parole durissime quelle utilizzate dai giudici del tribunale amministrativo nei confronti della difesa portata aventi dal ministero a supporto della decisione della preside Petrillo.

Infine, il Tar Campania ha ordinato alla scuola di ad assicurare “senza

ulteriori ritardi, e nel rispetto delle condizioni di sicurezza imposte dalla epidemia in atto e delle disposizioni adottate dalla Autorità regionaleil soddisfacimento delle fondamentali esigenze terapeutiche ed assistenziali vantate dai minori.

Ricordiamo che alla vicenda amministrativa si affianca anche quella penale, visto che i genitori degli alunni affetti da autismo hanno presentato anche una denuncia alla procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che sta indagando sulla vicenda.

LEGGI L’ORDINANZA DEL TAR