SESSA A. Mozione di sfiducia al sindaco Sasso. Ecco perché secondo noi il consigliere Di Meo, positivo al covid, non può né partecipare, né votare

28 Ottobre 2020 - 20:32

Il caso dell’altra sera di Marcianise è freschissimo. A questo punto diventa ancor più importante cosa decideranno i due di Generazione Aurunca

SESSA AURUNCA (g.g.) – Si è posto il problema di cosa potrà fare il consigliere comunale Luciano Di Meo nella seduta del consiglio comunale che, necessariamente in presenza dei suoi componenti, dovrà votare la mozione di sfiducia presentata da alcuni consiglieri comunali nei confronti del sindaco Silvio Sasso.

Di Meo, medico nel locale distretto sanitario dell’Asl, ha contratto il covid e ora si trova confinato nella propria abitazione. Meno male che il sindaco di Marcianise, Antonello Velardi, talvolta almeno serve a qualcosa. In questo caso, l’interpretazione del segretario generale di quel comune, che dopo averglielo chiesto esplicitamente, ha ricevuto un’imbarazzata confessione, è tranquillamente estendibile anche al caso di Sessa Aurunca.

Nel momento in cui, il sindaco Velardi è stato costretto, dopo due settimane di non casuali traccheggiamenti, ad ammettere di essere risultato positivo al coronavirus e conseguentemente di aver ricevuto un certificato medico che lo sta esentando dal suo lavoro, tutti i lavori del consiglio comunale di Marcianise svoltisi sino a quel punto, compresa la prima votazione con annessa fumata nera per l’elezione del nuovo presidente del consiglio comunale, sono stati annullati. E questo perché Velardi, ufficialmente in malattia, al pari di due consiglieri comunali, Moriello e Lampitelli, non poteva partecipare certo ai lavori del consiglio, anche quando questi sono svolti a distanza, attraverso l’uso della piazza digitale.

L’argomento, posto dal consigliere di opposizione Dario Abbate, che ha convinto la segretaria comunale, ci riporta ad un fresco pronunciamento della Giunta per il regolamento della Camera dei deputati, con cui ha deciso di considerare in missione, con un’interpretazione estensiva, i deputati che siano in quarantena perché positivi al covid, quelli in attesa di tamponi o coloro che sono in isolamento fiduciario.

Chi mastica anche solo un poco sulla materia dei lavori parlamentari e delle procedure che li governano, sa bene che se un deputato o un senatore sono in missione non possono a nessun titolo partecipare ai lavori d’aula, né tantomeno votare.

Vedremo cosa deciderà il segretario comunale di Sessa Aurunca, ma riteniamo che Luciano Di Meo non possa attestare la sua presenza stando a casa, in malattia. Per cui, la caduta di Sasso torna in discussione, perché sulla carta i voti non ci sono più. Bisognerà capire, quindi, cosa decideranno di fare i due consiglieri di Generazione Aurunca. Nel caso in cui assoceranno i loro voti alla mozione, Silvio Sasso cadrà lo stesso, anche senza il voto di Luciano Di Meo.