L’ANTICA PIAGA. Fanghi nei depuratori di MARCIANISE, REGI LAGNI e SUCCIVO: arrestato l’ex commissario del Consorzio Unico dei Rifiuti, un noto dirigente della Regione e altri 14. I PRIMI OTTO NOMI

24 Febbraio 2021 - 16:27

CASERTA (g.g.) – A suo tempo, correva l’anno 2013, giocammo un po’ sulle generalità di Lorenzo Di Domenico, al tempo commissario CUB per nomina dei due presidenti delle province di Napoli e Caserta, Giggino Cesaro e Domenico Zinzi, più per volontà del primo che del secondo. Da napoletano verace aveva una fisiognomica che evocava una tradizione figlia della musica di un tempo e che lì si è consolidata. E siccome Enzo Di Domenico era stato uno degli esponenti della musica napoletana, con tante feste di piazza tra anni Settanta e Ottanta, forzando il nome Lorenzo, ci veniva bene il paragone. Erano articoli di quasi otto anni, in cui sottolineavamo la gestione quasi scriteriata, densa di orme, di questo commissario. Oggi tutto sommato ci spiace dover scrivere quello che però non ci sorprende: Lorenzo Di Domenico è stato arrestato per presunti reati nell’esercizio della sua funzione di direttore generale SMA ed è ai domiciliari. Un orrendo carrozzone della Regione Campania che ha tritato soldi a tonnellate nei primi anni di questo secolo, con centinaia di dipendenti impegnati a girarsi i pollici e a intervenire, sulla carta, quando serviva per certificare la loro esistenza, sui luoghi degli incendi estivi. Successivamente, la SMA, in gravissima crisi, modificò la propria attività, occupandosi di una cosa semplice semplice: la monnezza e diventando la società in house della Regione che si occupa di rifiuti.

Nell’indagine figurano rappresentanti di forze dell’ordine, della criminalità organizzata, imprenditori e diversi amministratori pubblici della Sma Campania, come Lorenzo Di Domenico, direttore generale “pro tempore” della SMA, accusato di avere accettato la promessa di una tangente del 7% dell’importo pattuito per l’indebito affidamento con procedure d’urgenza dello smaltimento dei fanghi nei depuratori di Napoli Nord, Marcianise, Succivo, e Regi Lagni.

Per Di Domenico sono stati disposti i domiciliari. Coinvolti negli episodi corruttivi, a cavallo tra il 2017 e il 2018, anche Luigi Riccardi (coordinatore degli impianti di depurazione della SMA Campania, direttore dell’impianto di depurazione di Napoli Est e all’epoca dei fatti anche dell’impianto di depurazione di Marcianise, in provincia di Caserta), per il quale il gip ha disposto gli arresti domiciliari, tra i destinatari delle 16 misure cautelari notificate oggi dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza.

Nell’abitazione dell’imprenditore Salvatore Abbate, gli investigatori hanno trovato e sequestrato «una gigantesca quantità di denaro». Per Abbate, indagato per corruzione, il gip ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere. Tra gli arrestati, ai domiciliari, figura un ispettore di polizia del commissariato di Ponticelli, Vittorio Porcini.

Gli arresti domiciliari sono stati disposti anche Errico Foglia (direttore dell’impianto di depurazione di Acerra, all’epoca dei fatti gestito dalla SMA); l’ingegnere Giacomo Perna (responsabile della manutenzione presso SMA), il dirigente della Regione Campania Lucio Varriale e Agostino Chiatto, anche lui dipendente della SMA e segretario del politico Luciano Passariello. I reati ipotizzati dagli inquirenti sono, a vario titolo, a vario titolo dei reati di corruzione, riciclaggio, inquinamento ambientale, emissione di fatture per operazioni inesistenti e trasferimento fraudolento di valori.