Favori a parenti ed imprenditori. Ecco quando il Riesame deciderà se arrestare l’ex sindaco di PORTICO Massaro, l’ex assessore Morrone, i Piccirillo e altri “vip” locali

7 Giugno 2019 - 10:09

PORTICO DI CASERTA (Tina Palomba) – Associazione a delinquere, abuso edilizi, abuso d’ufficio e falso. Questi i reati contestati a vario titolo ai 17 imputati che oggi hanno avuto la chiusura indagine per una vicenda giudiziaria che riguarda l’ex sindaco Gerardo Massaro, l’assessore allo sport Pierfrancesco Morrone, un geometra del comune, l’ex comandante dei vigili urbani, oggi in pensione. L’argomento principale dell’inchiesta, come anticipato ieri, riguarda principalmente la gestione del campo sportivo e del chiostro della struttura sportiva. Fatti per i quali il pm Musto (titolare dell’indagine iniziale oggi seguita invece dal pm Pontillo) aveva chiesto a suo tempo, durante le indagini, addirittura l’arresto per più di cinque imputati.

Tra questi, oltre al primo cittadino Massaro (chiesto arresto in carcere), anche il comandante dei vigili Pasquale Piccirillo (arresto in carcere), il geometra Angelo Piccirillo (arresto in carcere), Alessandra Falcone (arresti domiciliari) e per Francesco Piccirillo classe ‘54 (arresti domiciliari) Antonio Leggiero (arresti domiciliari) Pierfrancesco Morrone (arresti domiciliari) Giuseppe Gaudiano (arresti domiciliari) Biagio Gravina (arresti domiciliari) Giovanni Iodice e Francesco Piccirillo classe ’61 (sospensione dal suo ufficio). Invece il pm aveva chiesto obbligo di presentazione per Pasquale Massaro, Giuseppe Papillo e Iodice Ferdinando. Il gip Minio rigettò ed ora dopo l’appello dei pubblici ministeri prima Musto, e poi ora Pontillo, è stata fissata l’udienza del Riesame per il 5 luglio.

Ma lasciando la questione del titolo cautelare e affrontando di nuovo quella del procedimento giudiziario, sottolineamo qualche passaggio, messo nero su bianco dal pubblico ministero Musto, nel decreto di conclusione delle indagini.

Nella chiusura indagine si legge: “Gerardo Massaro per aver posto in essere quale amministratore e socio di società di costruzione oltre che sindaco con delega all’urbanistica per aver posto un’associazione con l’assessore Cosimo Cristillo per aver posto in esser al capo dell’ufficio tecnico Angelo Piccirillo e poi la signora Alessandra Falcone e per penalizzando Carlo Antonio Piccirillo al solo fine di favorire se stesso e il fratello del sindaco Pasquale Massaro e l’imprenditore Felice Letizia (deceduto) e per favorire gli imprenditori Antonio Leggiero e Giuseppe Gaudiano gestori della scuola di calcio con la compiacenza dell’assessore allo sport Morrone di utilizzare e vandalizzare lo stadio comunale consegnati a loro senza alcuna gara di appalto e lasciandone i costi do gestione a carico del Comune e penalizzando altre persone”.

Nel collegio difensivo gli avvocati: Enzo Domenico Spina, Renato Iappelli, Francesco Nacca, Giuseppe Stellato. Questa vicenda giudiziaria che ha coinvolto il comune di Portico non è l’unica che coinvolge gli amministratori. Dinanzi al tribunale di Santa Maria Capua Vetere ci sono anche indagini ancora in corso per altri noti politici.