TUTTE LE FOTO. S. MARIA C.V., la città illegale. Non solo bar, ora anche ristoranti nell’area di Via Martri di Nassirya: uno sfregio al TAR e a sentenze divenute irrevocabili

7 Luglio 2018 - 18:38

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Oggi, più che noi, che tante volte abbiamo scritto su questo argomento in anni ed anni di militanza giornalistica sulla piazza di Santa Maria Capua Vetere, facciamo parlare le immagini.
Questa è sempre Via martiri di Nassirya, il luogo in cui quella che un tempo definimmo la dottrina-Mazzotti, allargò il concetto di pubblico vantaggio all’apertura di bar, ristoranti, studi commerciali privati e, perché no, forse anche qualche residenza.
Pensavamo che dopo le due sentenze tombali del TAR, passate in giudicato perché mai appellate al Consiglio di Stato, l’attuale amministrazione prendesse atto che quella è una zona in cui si possono inserire strutture pubbliche, standard, cose utili alla collettività.
Le due sentenze le potrete rileggere per l’ennesimavolta cliccando qui in calce al nostro ultimo articolo.
Ma come è possibile che un sindaco, qual è Antonio Mirra, che di professione fa l’avvocato, consenta, come sta consentendo attraverso il rilascio di autorizzazioni commerciali, l’apertura del Bar Moma, su cui ci siamo già soffermati, e addirittura oggi di un ristorante.
Vi mettiamo a disposizione anche una carrellata delle targhe degli studi professionali. Tra questi spicca quello del consigliere comunale Carlo Russo.
Questa è veramente una città in cui il rispetto della legge e delle norme conta zero.