Uccide bimbo di 7 anni e sfigura a suon di pugni la sorella di 8. Il mostro di Cardito sarà interrogato ad AVERSA

28 Gennaio 2019 - 17:55

AVERSA (tp) – Sarà interrogato nelle prossime ore, dal gip di Napoli Nord, tribunale di Aversa, il presunto mostro: Tony Badre Essobti, nato ad Acerra 24 anni fa, figlio di genitori marocchini. Ha ucciso, secondo le accuse, a colpi di scopa un bambino di sette anni ed ha ferito gravemente al volto la sorellina (di 8), figli della sua compagna, secondo la polizia e i magistrati della Procura di Napoli Nord, guidata da Francesco Greco che ha emesso un fermo per omicidio volontario e tentato omicidio. La tragedia si è consumata ieri notte in un appartamento di via Marconi, Cardito. Un’altra bambina, oltre ai due piccoli di 7 anni, era presente ma fortunatamente è rimasta illesa. Il pomeriggio di violenze è culminato con l’allarme dei vicini che ha allertato la polizia. All’arrivo degli agenti del commissariato di Afragola è stato scoperto il corpicino esamine del bimbo sul divano, mentre la sorellina è stata trasportata d’urgenza in ospedale. Il 24enne fermato ha dichiarato che la tragedia sarebbe stata frutto di un incidente domestico. Secondo lui la morte del bambino e le ferite della sorellina sarebbero da imputare a una caduta dalle scale.  La mamma dei tre ragazzini Valentina Casa, al momento della tragedia sembra che non fosse in casa. I bambini sono figli di una relazione precedente della donna e sono tutti nati a Vico Equense, luogo d’origine della donna che a Cardito si era trasferita di recente da Massa Lubrense. “Tutte ferite compatibili con l’ipotesi di percosse”. Lo ha dichiarato il primario del Pronto Soccorso, Vincenzo Tipo, aggiungendo che: “In 30 anni di lavoro non ho mai assistito a una scena così raccapricciante”.  E’ stata proprio lei, ancora inconsapevole di aver perso il fratellino, a raccontare ai dottori del reparto di neuprischiatria e al magistrato Paola

Izzo l’orrore. Urla e insulti dei residenti contro il presunto assassino quando è stato portato in commissariato e poi in carcere ma non sono mancate anche polemiche contro la madre dei bambini il cui ruolo deve essere chiarito in questa brutta storia. I vicini di casa sottolineano che se avessero notato qualcosa di strano sarebbero intervenuti subito.