Vittime civili trucidate dai tedeschi a Marcianise 78 anni fa, la battaglia di Donato Musone per una lapide commemorativa
2 Novembre 2021 - 11:10
MARCIANISE (C.S.) – Una richiesta ufficiale e formale di intervento per onorare, dopo 78 anni, con una lapide, la memoria delle vittime civili della Città di Marcianise, trucidati dai tedeschi nel 1943 durante la II Guerra Mondiale ed applicazione della Legge 25.1.2012 n.9 “Istituzioni della giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo”. A sostenerla è Donato Musone, cultore e divulgatore di storia patria, animatore culturale, autore di numerose pubblicazioni di storia locale e ideatore di “Risvegli Culturali”, l’associazione e biblioteca privata con sede ubicata in quelli che furono i locali dove nacque Federico Quercia in via Duomo a Marcianise. Per perorare la causa Musone ha scritto una missiva indirizzata al Prefetto di Caserta, all’Associazione delle Vittime Civili della II Guerra Mondiale, al sindaco ed ai consiglieri comunali di Marcianise, al Ministero per l’Istruzione e le sue varie diramazioni regionali e provinciali, a tutte le scuole di Marcianise, e per conoscenze al Presidente della Repubblica Mattarella, il Ministro della Difesa Guerini e il Ministro dell’Interno Lamorgese.
A seguito dell’approvazione della Legge 25 gennaio 2017, n. 9 “Istituzione della giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo” – scrive Donato Musone – chiede di essere ricevuto dalla S.V. o suo Delegato, come già richiesto a p.2 del Dossier in riferimento, affinché si intervenga per sollecitare l’Amministrazione Comunale di Marcianise, ad onorare con una lapide, dopo ben 78 anni, la memoria dei nostri concittadini martiri civili trucidati dai Tedeschi nel 1943. Si tratta di: Cecere Vito,
La missiva è accompagnata da un dossier e da un esempio di lapide commemorativa con i nomi delle vittime da ricordare. “Così – spiega Musone – si permetterà alle scuole del territorio e ai nostri cittadini “di capire la guerra dalle voci delle vittime civili di ieri e di oggi”.