CORONAVIRUS. La CAMPANIA tra qualche ora in ZONA ARANCIONE. Vi spieghiamo quando inizia e quali sono le regole. Riaprono negozi e centri commerciali, ma ristoranti e bar ancora chiusi

4 Dicembre 2020 - 18:43

CASERTA – Con il nuovo decreto annunciato ieri dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, cambiano alcune regole previste nelle differenti zone del Paese, suddivise per aree di contagio. Come già raccontato in precedenza, tra poco il ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà 3 nuove ordinanze sulla base dei dati della Cabina di Regia tenutasi oggi. Con la prima si rinnovano le misure restrittive vigenti relative alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lombardia e Piemonte. Con la seconda le Regioni Campania, Toscana, Valle D’Aosta e la Provincia Autonoma di Bolzano passano da area rossa ad area arancione. Con la terza le Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia e Umbria passano da area arancione ad area gialla. Le ordinanze saranno in vigore dal 6 dicembre. Cerchiamo di capire cosa cambierà, adesso, per noi cittadini della Campania, che da lunedì 6 avremo un allentamento delle misure.

Come per tutte le regioni resterà il divieto di muoversi fra regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio, ma non solo. Infatti, nelle zone arancioni non è consentito lo spostamento in entrata e in uscita dai comuni di residenza, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità, i motivi di salute anche di persone non autosufficienti. In ogni caso, così come avveniva anche quando eravamo in zona rossa, è consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Ricordiamo che si potrà transitare da una regione gialla all’altra, almeno fino al 21 dicembre fino al 6 gennaio, passando anche per la Campania. Più fortunati, quindi, gli abitanti di Molise, Puglia, Lazio e Basilicata. Per tutto la nazione, invece, il 25 e 26 dicembre e il 1° gennaio 2021 sarà vietato uscire dal proprio comune di residenza.

Per quanto riguarda la ristorazione, in zona arancione vige la regola della zona rossa, cioè la sospensione delle attività dei servizi di ristorazione, come bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettati i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22.00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Riaprono tutti i negozi ad eccezione di palestre, piscine, cinema, centri scommesse e sale bingo, compresi i centri commerciali, chiusi nei giorni festivi.

Vige ancora la didattica a distanza per le scuole superiori, ovviamente fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori. Didattica in presenza, invece, per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori. Tutto ciò, bisogna dirlo, ordinanza del presidente della regione permettendo.