CAMPANIA ZONA ARANCIONE. Non gliene fregherà un tubo a nessuno. A pagare saranno solo bar e ristoranti. TUTTE LE REGOLE

19 Febbraio 2021 - 19:17

CASERTA – “E’ un vero e proprio killeraggio contro i ristoranti, siamo diventati bersagli di una autentica guerra da parte del Governo”. La denuncia è del presidente di Aicast (Associazione Industria, Commercio, Artigianato, Servizi e Turismo), Antonino Della Notte, che commenta la notizia del passaggio in zona arancione della Campania, da domenica, con conseguente obbligo di chiusura di ristoranti e bar. E non possiamo dargli torto. Anche perché mentre i ristoranti e i bar non potranno ospitare clientela, il resto del mondo commerciale campano, dai negozietti ai grandi centri commerciali, non subiranno modifiche.

Sono tre le regioni che dovrebbero passare dal giallo all’arancione in base ai dati del monitoraggio settimanale che sarà presentato oggi. Secondo quanto si apprende, sono il Molise, la Campania e l’Emilia Romagna. La Provincia Autonoma di Bolzano e l’Umbria dovrebbero passare al rosso anche se in parte già lo erano con ordinanze regionali. La decisone sarà presa dal ministro Speranza nelle prossime ore alla luce delle ultime valutazioni della cabina di regia e del Comitato tecnico scientifico.

Zona arancione: gli spostamenti

Stop alle uscite fuori comune: la mobilità entro i confini del proprio comune, o, nel caso dei residenti nei centri che contano meno di 5mila abitanti, entro 30 chilometri di distanza (anche fuori provincia o fuori regione ma con l’esclusione del proprio capoluogo), resta libera tra le 5 e le 22, mentre per spostarsi nella notte servirà autocertificare comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

Le visite ad amici e parenti: sempre fatto salvo il coprifuoco, sono consentite solo all’interno del proprio comune le visite a parenti e amici una sola volta al giorno, per un massimo di due persone di età superiore ai 14 anni oltre a quelle residenti nell’abitazione di destinazione, ma senza restrizioni per gli under 14 e le persone disabili o non autosufficienti conviventi con i visitatori.

Le seconde case: la mobilità tra regioni, anche in zona gialla, resta vietata fino al 25 febbraio. Ma è confermata la possibilità – anche per chi viene da zone arancioni o rosse – di andare nella propria seconda casa anche se è fuori regione. Ma possono spostarsi solo i membri della famiglia (vietato ospitare amici e parenti che abitano stabilmente in altre case). Inoltre sono vietati gli affitti brevi: l’atto di proprietà e il contratto d’affitto della seconda casa deve essere antecedente al 14 gennaio 2021.

Zona arancione: bar e ristoranti

Bar, pasticcerie, gelaterie e ristoranti non possono ospitare clienti se non per il tempo necessario al ritiro dei prodotti d’asporto, possibile senza restrizioni dalle 5 alle 18 e, fino alle 22, solo per le attività diverse dai bar non provvisti di cucina e dai commercianti al dettaglio di bevande.

La consegna di cibo a domicilio per i ristoranti, invece, è libera da limiti di orario, anche fuori comune, mentre possono restare aperti dopo le 18 gli esercizi che vendono cibi e bevande attivi nelle aree di servizio e rifornimento carburante delle autostrade, negli ospedali e negli aeroporti.

Zona arancione: negozi

I negozi restano tutti aperti, ma nei giorni festivi e prefestivi sono chiusi i centri commerciali. Nel fine settimana, dunque, sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.

Zona arancione: uffici pubblici

Resta consentito, previa prenotazione telefonica di un appuntamento, l’espletamento delle pratiche amministrative che richiedono la presenza materiale del cittadino presso un ufficio o sportello pubblico.

Zona arancione: i musei

Chiudono al pubblico musei che in zona gialla erano aperti durante i giorni festivi. Restano chiusi, ovviamente, cinema, teatri e centri ricreativi, mentre resta possibile sfruttare gli spazi di teatri e cinema per trasmettere spettacoli in streaming.

Zona arancione: matrimoni e funerali

Nessuna limitazione, invece, per cerimonie religiose e funerali, ai quali si può partecipare nel rispetto delle norme sul distanziamento e sull’uso delle mascherine, come nel caso delle manifestazioni, possibili in forma ‘statica’ e distanziata.

Zona arancione: montagna

Ci si può spostare fuori comune, ma sempre restano in regione, per praticare sport come come sci di fondo, scialpinismo e ciaspolate, ma non passeggiate in montagna.

Zona arancione: sport

Lo sport, come tutto il resto, è consentito solo all’interno del proprio comune. Sono sospesi gli incontri di sport di contatto per gli amatori e le attività motorie da praticare in piscine e palestre, salvo quelle strettamente legate a riabilitazione medica, mentre restano consentite, pur senza pubblico, le manifestazioni sportive professionistiche e l’attività venatoria. Si potrà, però, svolgere attività motoria individuale all’interno del comune, rispettando il distanziamento.

Quando si può uscire dal proprio comune: è consentito solo per svolgere attività fisica che non è possibile fare nel proprio comune. Ad esempio, per raggiungere un campo da tennis se nel proprio comune non è presente. Ma in nessun caso si può uscire dalla propria regione. Rimangono comunque chiuse palestre e piscine