😂😂😂Ma daiiiiii! La Prefettura a 20 giorni dal termine per le liste convoca le elezioni a Sparanise, sciolto per camorra. “Ma sono del mestiere questi?”

16 Aprile 2024 - 18:26

Se non ci credete leggete i documenti che pubblichiamo in calce a questo articolo. Gentilmente non facciamoci ridere appresso da tutta Italia e si provveda subito ad una proroga di 6 mesi della gestione commissariale. Salvatore Martiello ha già gatto sapere che non si candiderebbe perchè …

SPARANISE (g.g.) Dei documenti che pubblichiamo in calce a questo breve articolo, leggerete la comica convocazione dei comizi elettorali al Comune di Sparanise, decisa formalmente in questi giorni dalla Prefettura di Caserta.

Ma ci volete spiegare come dobbiamo fare per potere conservare un’ oncia di rispetto della diretta rappresentanza del governo nazionale in questa provincia di fronte a questo ennesimo saggio della gestione e dell’esercizio delle sue competenze? Ci volete spiegare come diavolo possiamo fare a pesare le parole? E poi, perchè se un cittadino normale compie delle cazzate sesquipedali può essere messo alla berlina, mentre questi della Prefettura di Caserta, siccome sono dipendenti del governo, godono di una sorta di immunità che diventa, attraverso una sorta di autocensura, un dubbio, molto dubbio, esercizio compiuto della democrazia, della Costituzione e di uno dei suoi principi fondanti, quello che mette insieme la libertà di pensiero e di espressione?

Guardate, noi veramente non ce la facciamo più con questa Prefettura che ne combina di tutti i colori e che vive probabilmente il suo peggiore momento da quando Caserta è tornata ad essere provincia autonoma dopo il fascismo

Ma è mai possibile che a Sparanise, dove opera una commissione straordinaria, per altro niente affatto efficiente così come abbiamo scritto e dimostrato più volte, si possa dire oggi 16 aprile a 20 giorni dalla scadenza dei termini per la presentazione delle liste, che si potrà andare alle elezioni comunali con tutto il “macello”, le situazioni appese, con tante persone, citate e ri-citate nel decreto del Presidente della Repubblica che ha sancito lo scioglimento per infiltrazione camorristica, ancora in grado di operare, addirittura ancora dentro alla struttura del comune caleno, si possa, ribadiamo, pensare di tornare alle urne con un avviso dato a meno di tre settimane di distanza dalla scadenza del termine per la pubblicazione delle liste dei candidati?

Sappiamo che l’ex sindaco Salvatore Martiello, pur potendo per legge, scendere in campo, ha già dichiarato che non lo farà nel rispetto dei tempi della giustizia e fino a quando il tribunale civile di Santa Maria Capua Vetere non si sarà pronunciato sulla sua eleggibilità. Ciò a differenza di quello che hanno fatto altri suoi colleghi in passato, i quali approfittando del fatto che la sentenza del tribunale civile è un verdetto di primo grado non definitivo, hanno comunque presentato la propria candidatura.

Non si sa cosa farebbe invece Vitaliano Ferrara, ex vice sindaco e personaggio centrale dello scioglimento per camorra del Comune di Sparanise come i nostri lettori ben sanno avendo letto tanti articoli dedicati all’argomento da CasertaCe. Vitaliano Ferrara è il fulcro delle decisioni prese dal governo, in base all’attività della commissione d’accesso; Vitaliano Ferrara, socio della famiglia Vitale considerata vicina al clan Papa, è diventato uomo di potere anche oltre i confini del comune di Sparanise per volere del consigliere regionale Giovanni Zannini, a cui è legatissimo, e che l’ha voluto fortemente nel CDA del consorzio idrico terra di lavoro, ente in cui Ferrara ha portato con se anche il geometra dell’ufficio tecnico, sempre del comune caleno, Raffaele della Gatta, anch’esso considerato un intimissimo della famiglia del boss Papa, così com’è scritto testualmente nel già citato decreto di scioglimento.

Insomma, una vera e propria mattana. In passato, infatti,  la Prefettura ha sempre reso nota la sua decisione, quando di mezzo c’era una scadenza naturale di una consiliatura con almeno un paio di mesi di anticipo. Per quel che ricordiamo, poi, solo rarissimamente è successo che ai 18 mesi canonici che scadono a giugno, proprio nello stesso mese in cui è fissato il turno elettorale delle europee e delle comunali in tutta Italia, non sono stati aggiunti, addizionati, i 6 mesi
supplementari che, usualmente, ripetiamo, portano a due anni il periodo in cui un comune sciolto per camorra viene retto da una commissione straordinaria.

E qui, ricorriamo alla solita battuta, assorbita dalla intelligentissima ed esilarante comicità di Checco Zalone, una battuta modificata ed emendata con una leggerissima parafrasi: “Ma sono del mestiere questi della Prefettura
di Caserta? “ Gentilmente non fateci ridere appresso da tutta Italia e provvedete in questi giorni a revocare questa, chiamiamola così, “cosa” che avete fatto, provvedendo ad una doverosa proroga di 6 mesi del commissariamento