In calce all’articolo lo stralcio di una sentenza e un quadro riassuntivo dei mancati versamenti…
13 Aprile 2018 - 00:00
CASERTA – (g.g.) Domani i consiglieri del Consorzio Idrico verranno rieletti per la maggior parte sulle loro poltrone dove introitano stipendi sontuosi. Lo faranno nonostante alcuni di loro siano inquisiti, rinviati a giudizio per la nota vicenda delle assunzioni di qualche anno fa. Lo faranno preparando una poltrona per Anacleto Colombiano di San Marcellino che, beffa delle beffe, intascherà circa 1.800 euro al mese a fronte di un debito del suo comune nei confronti del Consorzio che ammonta a più di 8 milioni di euro.
Al riguardo siamo riusciti a recuperare qualche documento: un quadro riassuntivo che comprende i mancati versamenti degli ultimissimi anni da parte di San Marcellino (ma l’andazzo è iniziato addirittura dal 1978) e una sentenza della prima sezione civile del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, la quale nel 2005 ha condannato il comune dell’agro aversano, trascinato in giudizio proprio dal consorzio idrico a pagare immediatamene 974 mila euro.
Il resto ce lo conserviamo per domani. Ne leggerete delle belle su altri incarichi, su altre avvocatesse e su altre storie di straordinario clientelismo. E quando parliamo di clientelismo voliamo basso, definendo una struttura di valutazione assolutamente minimalista.