Ricostruiamo le fasi dell’udienza di ieri pubblicando anche le repliche dell’imputato

28 Marzo 2018 - 00:00

AVERSA(l.d.a.) A 24 ore di distanza dal blitz effettuato da Beppe Grillo, comico e leader del Movimento 5 Stelle, emerge il racconto di quei minuti concitati in cui è arrivato davanti all’ingresso del tribunale a bordo di un tazi.

Di Maio ha mandato una giustifica legata ai suoi impegni istituzionali.

Quando Grillo si è seduto sul banco dei testimoni nel processo che vede imputato l’ex pentastellato Angelo Ferrillo, ha dichiarato che tra il Movimento 5 Stelle e la Casaleggio associati non ci sarebbe mai stato alcun rapporto economico. “Il Movimento 5 Stelle – ha aggiunto Grillo – non è nato per scopo di lucro ma per migliorare il Paese. E chi lo criticava era contro il cambiamento. Mettetevelo in testa. Noi vogliamo cambiare il Paese“.

Ha aggiunto poi Beppe Grillo: “Io e Casaleggio abbiamo fatto tutto gratis per il M5s che è nato dall’idea di due persone di successo, che stavano benissimo e non avevano particolari necessità, come me e Casaleggio, ma solo per dare una mano al Paese. Ci abbiamo rimesso, ma siamo felici di averci rimesso, se oggi siamo il primo movimento del Paese. E non consento a nessuno di rovinare una cosa bella”.

Le dichiarazioni di Beppe Grillo hanno trovato replica in quelle dell’imputato Angelo Ferrillo, accusato di diffamazione proprio nei confronti di Casaleggio padre, ora defunto ma con giudizio aperto e continuato dal figlio Davide.

Se Grillo ha affermato di non aver mai incontrato Ferrillo, quest’ultimo sostiene il contrario, precisamente i due, così ha dichiarato Ferrillo, sarebbero stati insieme sullo stesso palco nel corso di una manifestazione elettorale, come sarebbe dimostrabile da una foto pubblicata sul profilo facebook dello stesso Ferrillo.

Rintuzzando la dichiarazione sull’assenza di lucro, fatta da Grillo, Ferrillo ha dichiarato: “Avrei voluto chiedergli dove siano finiti i soldi del blog.”

Ricordiamo che la frase che indusse a suo tempo Casaleggio a presentare querela è la seguente: “Mi sto preparando le valigie per cambiare paese, perchè se il futuro è in mano a un fallito e truffatore con sede legale a Milano……meglio espatriare“. La tesi difensiva di Ferrillo si basa sul dato di fatto che in questo post non erano declinate le generalità di Casaleggio.