52ENNE ARRESTATO. Ha preso a fucilate la casa dei suoi familiari

26 Agosto 2024 - 18:35

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CARINOLA – Sembrerebbe che siano stati futili motivi, legati a dissidi di carattere familiare, a spingere il 52enne di Carinola, nel casertano, ad esplodere tre colpi di fucile all’indirizzo dell’abitazione di una coppia del luogo.

È accaduto nella serata del 25 agosto scorso, quando la coppia, in casa dopo l’orario di cena, si è accorta che nel cortile della loro abitazione il 52enne, armato di fucile, sbraitava ad alta voce frasi offensive e minacciose.

Appena i coniugi hanno cercato di uscire, quest’ultimo, ha esploso tre colpi in rapida sequenza, di cui il, primo in aria, il secondo in direzione della porta di ingresso presso cui aveva notato la presenza di uno dei coniugi, che è stato solo sfiorato dai pallini, ed il terzo in direzione della facciata dell’abitazione.

Subito dopo l’azione di fuoco è risalito nell’autovettura con la quale era arrivato e si è allontanato frettolosamente.

Le vittime, rimaste illese, prese dallo spavento, non sono riuscite a chiedere aiuto in serata ma questa mattina, nel timore che il loro aggressore potesse ritornare, hanno composto il numero di emergenza “112” e avvertito i carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone dell’accaduto.

I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, che sono immediatamente intervenuti presso l’abitazione segnalata, nel corso del sopralluogo hanno rinvenuto e sequestrato 2 cartucce per fucile esplose e rilevato che la porta d’ingresso, così come alcuni punti della facciata, riportavano danni e scheggiature causate da colpi d’arma da fuoco.

Dopo la denuncia, presentata dai coniugi, i carabinieri hanno rintracciato l’aggressore presso la propria abitazione e, nel corso della perquisizione domiciliare, hanno rinvenuto e sequestrato 1 fucile da caccia calibro 12 e 20 cartucce dello stesso calibro, aventi le medesime caratteristiche di quelle esplose rinvenute poco prima presso l’abitazione delle vittime.

Dopo le formalità di rito il 52enne è stato accompagnato ai domiciliari, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Dovrà rispondere di tentato omicidio e porto illegale in luogo pubblico di armi comuni da sparo.