CASERTA. Ora è ufficiale: il presidente del Collegio dei revisori ha detto “NO” al Consuntivo di Marino. La speranza è che…

15 Luglio 2020 - 17:03

Ora, si auspica che qualche autorità possa semplicemente chiedergli il perché di questa decisione molto pesante, in modo da comprendere anche dei profili per aprire un’indagine da parte della Procura della Corte dei conti o anche penale, dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere 

CASERTA – Con un caso unico nel suo genere, il bilancio di fine anno 2019, redatto dall’amministrazione comunale di Caserta e votato dalla giunta Marino il 2 luglio, è stato approvato dall’organo di controllo finanziario, il Collegio dei revisori dei conti, nello stesso giorno, sempre il 2 luglio. Caso unico nel suo genere perché, legge alla mano, precisamente il Testo unico degli Enti locali, il regolamento di tutte le amministrazioni periferiche, il parere

dei Revisori non può arrivare prima di 20 giorni e il regolamento di contabilità di un comune non può derogare da questo termine temporale, valutato dal legislatore come sufficiente per lo studio e la comprensione di una materia comunque complessa qual è sicuramente quella riguardante la fondamentale contabilità degli enti locali.

Ma a Caserta, si sa, si creano leggi, come se questo comune sia una delle fonti del diritto, e il parere è consegnato in venti minuti, piuttosto che in 20 giorni. In un lungo articolo di pochi giorni fa

, chiedevamo a Giuseppe Fattopace, Presidente dei Revisori dei conti, già sindaco di Capodrise e uomo di centrosinistra, di alzare il capo e non fermarsi a formule bizantine per esprimere il concetto, ma di dichiarare apertamente quello che, sotto sotto, aveva già scritto: il suo parere negativo sul bilancio Consuntivo di Caserta. E pare che il nostro appello abbia avuto una risposta. Nella commissione consiliare che si è tenuta oggi, Fattopace ha dichiarato ad alta voce, ma non sappiamo se tremolante d’emozione o ferma e decisa, che il suo parere è da intendersi negativo. Quindi, siamo ad uno stallo. Il via libera al Consuntivo è stato rilasciato da due revisori su tre, questi due sono Donato Toriello e Antonio Tardio, chi ha alzato il segnale di stop, ufficialmente, invece, e il presidente dei Revisori. Una strana situazione dove il primo inter pares prende una strada, mentre il resto del Collegio va dal lato opposto.

E adesso? Adesso, la Procura della Corte dei conti  probabilmente alzerà la cornetta e chiedere perché il presidente dei Revisori del comune di Caserta abbia dato parere negativo sul Consuntivo (il presidente, mica il primo fesso trovato per strada). Da qui, come già scritto nel sommario, potrebbe poi nascere un’indagine degli inquirenti economici e, nel caso di reati, anche da parte della Procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere.