CAMORRA E POLITICA. Gaetano Vassallo conferma: “Cesaro partecipò al summit con i camorristi. Gli dissi: “Gigì, tu sei onorevole…”

22 Luglio 2020 - 11:39

LUSCIANO – Gaetano Vassallo ha raccontato, nell’interrogatorio di cui ci stiamo occupando e come vi avevamo preannunciato, di un incontro avvenuto a Lusciano. In pratica, si trattava di un summit che si tenne nell’appartamento della sorella di Francesco Pezzella ‘o tabaccaro.

Secondo quanto dichiarato da Vassallo in quell’abitazione si recarono lui, Bernardo Cirillo e Raffaele Bidognetti. Non ricorda tutti i particolari con precisione, ma sostiene che mentre si trovavano in cucina, videro arrivare un’auto dalla quale scesero Luigi Guida o drink, insieme ad un orefice di Lusciano che “ospitava il citato Guida durante la sua latitanza” con Luigi Cesaro, Giggino ‘a purpetta.

L’incontro si tenne, sempre secondo la ricostruzione fornita dal collaboratore di giustizia, in un’altra stanza di quello stesso appartamento tra l’orefice, Luigi Guida, Cesaro e Raffaele Bidognetti o puffo. Mentre Vassallo e Bernardo Cirillo aspettavano in cucina. Rivolgendosi a Cesaro, il pentito, sorpreso di vedere lì un politico, chiese: “Gigì, ma che ci stai a fà ccà?”, e lui mi disse: “statt’ zitt”, cioè mi fece capire che non dovevo parlare, dovevo starmene un po’ più riservato. Poi loro si sono allontanati e io ho chiesto a Bernardo Cirillo, dissi: “Bernà, ma che ci sta a fare qua Gigino a’ purpetta?”.

Il collaboratore spiega anche il motivo di quella riunione: “Io chiesi a Bernardo, dissi: “Bernà, ma che stanno a fare questi qua, insomma?”, dice:“no, quelli devono parlare di un progetto al Comune di Lusciano, il Pip”, c l’impresa che si occupava per conto di Bidognetti per la realizzazione edilizia nella zona dell’agro-aversano aveva cambiato gestione, aveva cambiato l’impresa, erano i fratelli Cesaro che si dovevano interessare di una questione del… adesso, se ricordo, era della Texas di Aversa, una trasformazione di una industria in un centro commerciale, una cosa edilizia, mò non mi ricordo.”

E per il momento ci fermiamo qui.

 

QUI SOTTO GLI STRALCI DELL’INTERROGATORIO