TUTTE LE FOTO. PAZZESCO A CASERTA. “Un’estate al…stadio”. Il nuovo cine-anguria di ADL. In decine hanno fatto tavolate, teneri bagnetti in bagnarola. Un’orgia cafonal in una città ormai impresentabile

19 Agosto 2020 - 13:27

La notizia ci è stata segnalata da un nostro lettore, di cui pubblichiamo una lettera bella e spiritosa. A proposito: potevamo pubblicare tutte le facce, del resto presenti su facebook, ma siccome noi siamo noi e loro sono loro, le abbiamo leggermente travisate

 

CASERTA – (Gianluigi Guarino) Le considerazioni, le riflessioni sugli spunti forniti da questa intelligente segnalazione, inviataci da un nostro lettore, le abbiamo espresse nell’articolo che pubblichiamo a parte (CLIKKA QUI PER LEGGERLO). Introducendo, invece, con un breve scritto, la citata lettera, vogliamo solo precisare un fatto, serio ed importante: CasertaCe non aveva alcun obbligo di travisare i volti di queste persone che hanno “usufruito” dello stadio Pinto per il loro party di Ferragosto.

Non avevamo alcun obbligo perchè queste fotografie sono state, prima di tutto pubblicate direttamente da loro su facebook e poi perchè questi allegroni non se la spassavano a casa loro, ma in una casa di proprietà di tutti i casertani, visto che, al di la dei project financing che verranno, se verranno, lo stadio Pinto è e rimarrà un bene pubblico, di proprietà del comune di Caserta.

Dunque, anche l’ultimo cittadino casertano, che magari si trova al polo nord perchè ha capito intelligentemente che con sto cazzo di effetto serra quello è l’unico posto, al netto dei ghiacci che pure là stanno cedendo, in cui ci si può riposare ad agosto, ha il diritto di sapere come viene utilizzato un bene pubblico del quale lui, in quanto cittadino, è proprietario in quota parte.

Soprattutto per questo motivo, la decisione di travisare le facce non è assolutamente dovuta, ma è frutto di una unilaterale e libera volontà, da parte nostra, di evidenziare che possediamo garbo, serietà e, vi sembrerà strano, ponderatezza per affrontare quest’altra porcheria che una città capoluogo (totalmente allo sbando, completamente sgovernata, nel cui perimetro non si può neppure camminare a piedi, in macchina poi non ne parliamo, ci sono buche di mezzo metro in pieno centro), non solo consente, girandosi dall’altra parte, ma probabilmente, come scrive il nostro amico, determina attraverso una impropria, illegittima, illegale disponibilità di qualche amministratore a fare, dello storico impianto sportivo di Terra di Lavoro, “il bivacco dei suoi manipoli“.

 

QUI SOTTO LA LETTERA DEL NOSTRO LETTORE

Gentile direttore Guarino

Le segnalo un utilizzo bislacco dello stadio comunale Pinto. Ritrovo, in questo caldo mese di agosto, di personaggi non meglio identificati che hanno trasformato una parte dell’impianto in barbecue, locali per feste e finanche piscina rigorosamente artigianale.

non riesco a comprendere CHI possa aver fornito le chiavi dell’impianto a detti personaggi. La società sportiva? O piuttosto qualche personaggio politico alla ricerca di facili consensi? Il dubbio rimane

all’uopo allego corposa galleria fotografica sugli eventi estivi che si stanno tenendo al Pinto facilmente reperibile sui canali social dedicati ai sostenitori rossobleu

cordialmente

LETTERA FIRMATA