MICROSCOPIO CORONAVIRUS. De Luca. delirio showman chiederle scuole, ma Se sono veri i dati che dai, il record di 1.127 nuovi contagi di oggi si sviluppa con un 90% di positivi asintomatici. Pochissimi i nuovi ricoveri. LA TABELLA E I DATI

15 Ottobre 2020 - 18:17

Dopo un po’ di tempo, abbiamo deciso di concedere un po’ di tempo alla seguitissima rubrica che questo giornale ha tenuto quotidianamente durante il lockdown di primavera. I morti aumentano, ma sia a livello nazionale che regionale, il carico sulle strutture sanitarie non è granché. Evidente la percentuale molto superiore a quella del periodo di quarantena nazionale di asintomatici che presto staranno benone

CASERTA(g.g.)  I morti aumentano. A livello nazionale, il dato di oggi, il che registra, anche numeri di ieri e di altri giorni precedenti, tocca quota 83, raddoppiando il dato di 24 ore fa e quadruplicando quella media che aveva connotato la serie numerica della prima parte del mese di ottobre.

Ma ancora una volta, al di là delle chiacchiere, quelli che emergono oggi sono dati contrastanti. Gli 8.804 nuovi positivi registrati in Italia, un numero record, a fronte del record di tamponi effettuati, 162.932, si presta ad alzare il volume dei decibel dei titoli iniziali di ogni tg. Stesso discorso per la Campania, dove i positivi sono 1.127, il 12% dei casi nazionali, a fronte di 13.780 tamponi. Un numero che, rispetto al disastro dei test dei mesi scorsi, sembra alto, ma in realtà non lo è in numeri assoluti e soprattutto in relazione al dato demografico  della nostra regione, che condivide con il Lazio la seconda piazza di più popolosa vitalia per numero di abitanti.

Vai a vedere, poi, il numero di  ospedalizzati e pazienti covid in terapia intensiva e ti pare di essere in un altro luogo dove il covid è arrivato senza portare grandi conseguenze. Se è vero infatti che il dato dei ricoverati con sintomi e quello dei ricoverati in Rianimazione non sono temporalmente omogenei al numero die nuovi positivi,  che è frutto di somme che spesso riguardano trasversalmente più giorni, anche distanziati tra di loro, esattamente come capita  alle appena  citate cifre dei ricoverati e delle terapie intensive, è anche vero che il rapporto tra nuovi positivi giornalieri e persone che vanno a pesare, nella stessa rilevazione quotidiana effettuata dal ministero della salute, sul carico del servizio sanitario nazionale è epidemiologicamente consistente, se non addirittura probante.

In Italia, al numero odierno di 8.804 nuovi positivi, è associato quello di 326 nuovi ricoverati con sintomi e l’altro numero, quello delle terapie intensive, incrementatesi di 47 unità.

Ad oggi, negli ospedali sono ricoverati causa covid 5.796 tra italiani  e residenti nella Penisola. In terapia intensiva si trovano, invece, 586 pazienti. Ritornando al dato parziale di oggi,, con 8.804 contagiati di nuovo conio, abbiamo un 3,07% di ospedalizzati in più e un incremento dello 0,53 per le terapie intensive. Isolati a domicilio sono 92.884, con un incremento di 6.448 rispetto a ieri, cifra quest’ultima pari al 73,23%.

Com’e: sempre capitato nei giorni scorsi, la somma non fa il totale, cioè non esaurisce l’intera torta del cento per cento, perché mancano all’appello 1.983 persone. I conti non tornano per il motivo scritto all’inizio, cioè la disomogeneità temporale tra i nuovi positivi e la loro collocazione nelle diverse sezioni. Questo potrebbe aprire una discussione anche  sulla formazione quotidiana del numero degli attualmente positivi, su cui influisce anche il dato di decessi e guarigioni, ma non ci dilunghiamo.

Dunque, utilizzando il metodo empirico e andando a spalmare questi 1.983 casi nei diversi cluster, rispettando le quote percentuali di quelli già collocati nella tabella del ministero, abbiamo altri 1.452 casi simulabili credibilmente come isolati a domicilio, altri 61 in ospedale e 11 casi da aggiungere nelle terapie intensive. In questo modo avremmo un 89,73% di italiani positivi al covid e isolati a domicilio, un 3,26% di ricoverati con sintomi e un 0,66% di positivi in Rianimazione.

Infine, i guariti in tutta Italia sono stati 1.899.

Con la Campania ci muoviamo di pari passo. Con i dati pubblicati dal ministero della Salute, i 27 ospedalizzati in più rispetto a ieri rappresentano il 2,40% dei nuovi positivi, seppur (ripetiamo) sia impossibile che questi dati possano essere temporalmente omogenei, non privandoli, però, questo problema, della loro piena validità epidemiologica

Le 5 terapie intensive in più , registratesi tra ieri e oggi valgono lo 0,44%  di incremento. Infine, gli isolati a domicilio sono 769 in più rispetto a ieri e valgono il 68,23%. Ovviamente, anche in questo caso, la disomogeneità temporale non ci permette di collocare ufficialmente nei vari cluster tutti i nuovi positivi. Come fatto con il dato nazionale, andiamo, dunque, a compensare empiricamente, utilizzando le stesse percentuali. All’appello mancano 326 pazienti, che non vengono fuori dalla somma tra ospedalizzati, Rianimazione e domiciliati. Andiamo a spalmare questi 326 utilizzando i dati e le percentuali estratte dal ministero della salute. Il 2,40 dei ricoverati con sintomi, rispetto al dato mancante, fa 8. Questo numero lo aggiungiamo ai 27 della tabella, per un totale di 35, passando così dal 2.40 al 3,10% di incremento dei nuovi positivi ricoverati  in ospedale in Campania nelle 24 ore.

Per le terapie intensive il risultato simulato porterebbe ad 1,5, cioè una persona e mezza. Inutile arrotondare, però, perché questi numeri ci servono per informare i lettori sul grado di incidenza dei nuovi positivi sul sistema sanitario nazionale e su quello regionale, rispetto al quale si levano allarmi e catastrofismi.

La percentuale relativa ai pazienti di Rianimazione passa dallo 0,44% allo 0,58%.

E veniamo al dato più cospicuo: gli isolati a domicilio. Aggiungiamo l’aumento della stessa percentuale del dato mancante emersa dell’incremento reale: 247 è l’aggiunta che portiamo al numero reale di 769. Abbiamo un incremento di 1.016 pazienti di terapia intensiva, cioè il 90,15% dei nuovi positivi in regione Campania. Una cifra che sta emergendo ogni giorno.

Più di questo non possiamo. Ci rendiamo conto che possa mancare ancora un 6% che, onestamente, negli sfasamenti temporali, di cui abbiamo fatto cenno inn questo articolo, non riusciremo a trovare.