Finisce in tribunale la storia del Palazzetto dello Sport di CASAGIOVE e del nuovo accordo sulla gestione

16 Febbraio 2022 - 18:00

CASAGIOVE (l.v.r.) – Un ricorso al tribunale amministrativo regionale della Campania è stato notificato poche ore fa e all’interno del documento vergato con estrema cura dall’avvocato Alfonso Moggio c’è una storia che anche chi legge CasertaCe ed è curioso delle dinamiche di Casagiove conosce bene. Stiamo parlando del nuovo accordo tra l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Vozza  e l’associazione Minibasket Cervino, soggetto che ha avuto in concessione l’impianto sportivo dal 2013 con un contratto di 10 anni.

Proviamo a riassumere in poche righe la questione: il 24 maggio 2021 l’ASD Cervino, tramite i suoi legali, rende noto al comune il recesso dal contratto e la volontà di riconsegnare lo stabile il 30 giugno. La motivazione dell’addio è da rintracciarsi nel fatto che il comune di Casagiove non aveva risposto alle richieste della società sportiva di modificare i termini del contratto, possibilità prevista dal Decreto Rilancio, in considerazione dei mancati ricavi della concessionaria a causa della pandemia. L’ente, un mese dopo rispetto al recesso comunicato dalla ASD Cervino, contesta l’efficacia della legittimità della decisione, dichiarandosi favorevole, non ostile al raggiungimento di un accordo. Una soluzione sulla questione economica si può trovare, dicono da via IovaraDifatti, dopo il recesso si è giunti ad una pace: la ASD

deve rinunciare al recesso dal contratto e l’accordo si sarebbe allungato fino al giugno 2025, con una riduzione del canone di affitto per circa 9 mesi, da settembre 2021 a giugno 2022 e un dimezzamento di quanto dovuto dalla concessionaria per i pagamenti da aprile 2020 ad agosto 2021. La società, nel frattempo, avrebbe completato i lavori straordinari alla struttura, previsti nel contratto del 2013 entro il decennio da quella data, quindi giugno 2023.

L’accordo tra Asd Cervino e il comune di Casagiove era arrivato, ma andava ratificato attraverso una delibera del consiglio comunale, proposta dall’amministrazione Vozza il 30 novembre e in cui si modificavano i termini della concessione del Palazzetto. E nell’aula cittadina si è aperto un dibattito in cui il consigliere di opposizione Francesco Moscatiello ha sollevato un problema: se il contratto per la gestione non c’è più, se c’è stato un recesso, non basta fare pace. Va bandita una nuova gara e, in pratica, il nuovo accordo è illegittimo.

La storia sembrava essersi fermata qui, con delle schermaglie tra maggioranza ed opposizione. Un ricorso al Tar, però, rende “un problema” del Palazzetto, il problema del Pala New System (nome figlio della sponsorizzazione da parte dell’imprenditore Sandro De Mauro).

Nel ricorso l’avvocato Moggio, legale difensore di un’associazione casertana, richiede al Tar l’annullamento della delibera votata a novembre e ogni accordo tra l’amministrazione di Casagiove e l’ASD Cervino. 

Siamo certi che il comune di Casagiove resisterà in giudizio e proverà a far valere la sua posizione attraverso il lavoro di qualche valido avvocato nominato dall’ente cittadino. Ed è qui che la querelle giudiziaria-amministrativa si sposta anche sul lato politico. L’avvocato Moggio è legato ad un vincolo di parentela proprio con il consigliere che ha sollevato il problema: cioè l’avvocato Moscatiello. Siamo certi, quindi, che se qualora il legale dell’associazione che ha presentato ricorso possa avere anche un minimo dubbio sulle dinamiche contrattuali del Pala New System – cosa che riteniamo improbabile, essendo Moggio un preparatissimo avvocato – saprà tranquillamente a chi chiedere lumi sulla lunga e particolare storia del Palazzetto di Casagiove.