CONCORSONI & CAROZZONI. Dirigenti amministrativi della Provincia, partecipa anche la moglie di Salvatore Martiello, sindaco di Sparanise e il cognato di uno zanniniano del Consorzio Idrico

23 Marzo 2022 - 12:46

Sarebbe una triangolazione a dir poco sfacciata, visto che il presidente della Provincia Magliocca è stato assunto a conclusione di una procedura di mobilità, giustificata da un’urgenza inesistente a coprire un posto di categoria D al comune di Sparanise, visto e considerato che Magliocca è rimasto in aspettativa e a lavorare non c’è andato un solo giorno. Naturalmente continua la nostra analisi dei partecipanti. Siamo solo alla prima preselezione. Già sulla seconda, capiremo meglio determinati meccanismi

 

CASERTA(g.g.) Sarà un lungo lavoro, quello che ci attende, per identificare almeno una porzione dei partecipanti agli 11 concorsi, banditi dall’amministrazione provinciale di Caserta e che assorbono ogni nostra attenzione essendo stati noi testimoni, durante la campagna elettorale delle elezioni regionali del 2020, quando i bandi non erano ancora stati pubblicati e, ancor di più, durante la campagna elettorale delle elezioni comunali del 2021, di tante speranze fiorite in base a non meglio precisate rassicurazioni o impegni alla raccomandazione, assunti da politici più o meno importanti.

Su quelle promesse  sono stati costruiti centinaia e centinaia, se non addirittura migliaia di voti, distribuiti a favore di chi poteva garantire l’assunzione con una cifra di credibilità evidenziata in strutture relazionali obiettivamente esistenti con i livelli di potestà, destinati a sovraintendere alle procedure concorsuali. 

Ma come si può vedere anche dal cluster che andremo a presentarvi in questo articolo (i concorsi sono ben 11), i posti sono ben pochi, rispetto alla grande massa di coloro che hanno presentato la domanda di partecipazione.

Ieri (CLIKKA E LEGGI) abbiamo pubblicato l’elenco dei partecipanti al concorso per 8 dirigenti (4 riservati, altri 4 da attribuire ad altrettanti vincitori del concorso generalista) dell’ufficio tecnico. Quell’elenco stiamo ancora esaminando per cercare di comprendere bene le identità e la genetica politica dei professionisti che vi hanno partecipato.

In attesa, allora, di tornare su quel concorso, introduciamo il discorso su un’altra selezione, ugualmente di categoria D, per il rango di dirigente, stavolta non per il settore tecnico, bensì per quello amministrativo. Nel dettaglio si tratta di 4 posti di istruttore direttivo amministrativo, di cui uno riservato al personale interno all’amministrazione provinciale, un altro posto ai militari secondo le previsioni del codice attinente, articoli 1014, comma 4 e 678, comma 9, gli altri due posti riservati ai vincitori del concorso.

A differenza di ieri, vi diciamo già qualcosa, in realtà poco, ma ad alto peso specifico, sui partecipanti, avendone individuati un paio di identità interessanti.

Su 311 presentatori di domanda, la società che dovrà occuparsi dell’intera procedura, la più volte citata fondazione Logos di Reggio Calabria, (CLIKKA E LEGGI) ne ha esclusi tre nella primissima selezione quella che si limita a verificare requisiti cardinali, tipo il titolo di studio.

Alla casella 179, abbiamo notato il nome di Gabriella Mandara, moglie del sindaco di Sparanise Salvatore Martiello. Se dovesse vincere questo concorso, altro che “triangolo di Renato Zero”, avremmo, da un lato, il presidente della provincia Giorgio Magliocca, assunto, in categoria D, nel settore amministrativo del comune di Sparanise dal sindaco Martiello, dall’altro lato, la moglie di quest’ultimo assunta in categoria D negli uffici dell’amministrazione provinciale presieduta da Giorgio Magliocca.

Ora, è probabile che questa nostra attenzione insieme alle doverose, quand’anche tardive, attività di controllo, innescate dalla prefettura di Caserta che al comune di Sparanise ha mandato una commissione d’accesso (CLIKKA E LEGGI), inducano i soggetti coinvolti in questa vicenda a ridimensionare le proprie ambizioni.

Una considerazione, questa, che ci dà l’opportunità di aggiungere ad uno scenario complesso e colmo di ombre, qualche ulteriore elemento di analisi e di valutazione, associando anche questa ulteriore vicenda del concorso bandito dala Provincia, a tutto ciò che abbiamo scritto negli ultimi mesi sull’assunzione del presidente della Provincia negli uffici del comune confinante con quello di Pignataro che lui, a sua volta, guida da sindaco.

Ora, se è vero che questi nostri articoli e il fatto che di conseguenza se ne parlerà molto, potrebbero, come scritto prima, indurre gli attori di questa vicenda a fare qualche passo indietro, attivando una sorta di ritirata strategica, è anche vero che nel momento in cui la signora Mandara ha presentato la domanda per partecipare al concorso per dirigente dell’amministrazione provinciale, l’ha fatto ben sapendo che l’attuale presidente della provincia aveva vinto in scioltezza una più che sbrigativa procedura, giudicata da una commissione presieduta, manco a dirlo, da Antonia Elia, già segretaria comunale di Mondragone, e probabilmente al tempo già all’opera e amministrativamente distaccata nello staff del consigliere regionale Giovanni Zannini di cui fa parte ufficialmente ora, con tanto di ufficio al settimo piano del grattacielo del consiglio regionale del centro direzionale di Napoli.

Quando scriviamo della necessità di introdurrre ulteriori elementi di analisi e di valutazione, si tratta di compiere uno sforzo complicato, ma doveroso di associare dei contenuti valutativi ad una storia che si potrebbe commentare da sè, dalla prima all’ultima mossa.

Per definizione, anzi, dobbiamo essere più precisi e rigorosi, per legge, unico, ripetiamo, u-ni-co fondamento per una procedura di mobilità, dunque, per una procedura che permette di ridurre drasticamente i tempi di un concorso, risiede nell’sistenza induscitibile e dimostrata di ragioni di grande urgenza, cioè di una grave carenza di personale da fronteggiare in tempi limitatissimi e, dunque, non coniugabili con una procedura concorsuale ordinaria.

Se Giorgio Magliocca, assunto con questa procedura sprint, a malapena è andato a prendere servizio al comune di Sparanise, entrando in quell’ufficio al massimo per due minuti nel giorno in cui ha firmato il contratto di assunzione, ci piacerebbe sapere dal sindaco Martiello quale fosse questa urgenza ineludibile che giustificava il blitz concorsuale.

Perchè se quell’ufficio era vuoto prima, ha continuato ad esserlo, dato che la nuova risorsa, cioè la categoria D, l’avvocato Giorgio Magliocca, non c’è mai entrato, garantendosi solamente la rendita di posizione.

La signora Gabriella Mandara, pur avendo pieno diritto a parteciparvi, avrebbe dovuto, a nostro avviso, considerare la stonatissima inopportunità nella sua partecipazione ad un concorso bandito dalla provincia. Un concorso che trae origine da un decreto monocratico, firmato all’inizio del 2021, proprio da Giorgio Magliocca, presidente della Provincia, nonchè sindaco di Pignataro, nonchè categoria D in aspettativa del comune di Sparanise, comune amministrato da Salvatore Martiello, marito della signora Gabriella Mandara.

Noi ci saremmo comportati così. O meglio, noi non ci saremmo fatti assumere con una procedura di mobilità dal sindaco del comune confinante a quello amministrato a nostra volta in un contesto di accordo politico che vedeva aggiungere la figura di Magliocca a quella di Martiello, storicamente al fianco di Giovanni Zannini. E men che meno avremmo indotto un nostro congiunto a partecipare ad un concorso bandito da un ente presieduto proprio da Magliocca.

Ma se noi ci saremmo comportati in questa maniera mentre Salvatore Martiello, Giorgio Magliocca e la signora Gabriella Mandara si sono comportati molto diversamente, vuol dire che resta viva e vegeta la discriminante che induce sempre noi ad indossare l’elmetto (fortunatamente in un contesto democratico basta l’elemetto delle parole e della testimonianza ideale e professionale) allo scopo di combattere il malaffare imperante, dominante, tracimante nell’intera provincia di Caserta.

Esaurita la trattazione dell’ennesimo caso Magliocca-Martiello, proseguiamo nella lettura dell’elenco dei partecipanti al concorso: al numero 199 leggiamo il nome di Pasquale Nicoletti. Trattasi del cognato di Giancarlo L’Arco, quest’ultimo ugualmente sparanisano, che all’Idrico assunse un ruolo apicale (se non andiamo errati, presidente dell’assemblea dei sindaci) in quota Zinzi e all’Idrico continuò a stare con ruoli significativamente remunerati, anche quando si modificò il quadro politico che lui, lestamente, assecondò, mettendosi dalla parte di Zannini e quindi del sindaco Salvatore Martiello.

In questo ultimo caso, la nostra valutazione è più ordinaria e appartiene ad una “normale” individuazione di un dato relazionale di tipo politico e non di tipo familiar-familistico come invece si configura, in tutto e per tutto, la presenza in questo elenco di Gabriella Mandara, moglie del sindaco di Sparanise Salvatore Martiello.

 

QUI SOTTO L’ELENCO DEI 308 AMMESSI DOPO LA PRIMA PRESELEZIONE