CONSORZIO ASI, Velardi va all’assalto della poltrona della Pignetti, che ora è in freddo anche con Anthony Acconcia
26 Giugno 2018 - 13:19
MARCIANISE – Nonostante la stagione estiva, dalla sede Asi arrivano molti spifferi, destinati a veder aumentare la loro intensità nei mesi prossimi, quando sarà sempre più vicina la scadenza del mandato della presidente Raffaella Pignetti.
Anche lo show organizzato con le solite grancasse di amici vecchi e nuovi, dal sindaco Velardi, potrebbe essere strumentale ad una volontà di svolgere un ruolo di primissimo piano a fine anno, magari esprimendo un nuovo presidente e sperando, con tutto il rispetto, in designazioni di maggiore qualità rispetto a quelle realizzate nell’altra grande lottizzazione di questi mesi, cioè quella del Consorzio Idrico.
E’ stato scritto, ma non sufficientemente sottolineato, che l’ombrellone di Velardi è stato posizionato nel pieno della zona di competenza del Consorzio per le aree industriali.
Il sindaco non ha mancato di spedire stilettate alla Pignetti, la quale, in quest’ultimo periodo, pare che non fili più d’amore e d’accordo con il suo direttore generale Anthony Acconcia, il quale non si trova benissimo e ha già presentato la documentazione per candidarsi alla mobilità, magari entrando da dirigente di primo livello all’interno di una Asl.
Insomma, Velardi da un lato mette in piedi un baraccone di parole e slogan che poi, come abbiamo visto ieri nella nostra intervista all’amministratore della Lea, Angelo Egisto, non sono tutte oro colato, perchè dovrebbero spiegare per quale motivo questo deposito è stato tollerato per mesi e ora, quando non si riesce a trovare una goccia di percolato che coli dal camion, i vigili urbani vadano anche a misurare la pressione delle ruote.
Questo baraccone gli serve per accreditarsi presso il nuovo governo dove c’è un ministro, manco a dirlo quello dell’Ambiente, che di Velardi (bontà sua) ha molta stima.
Dall’altro lato Velardi posiziona Marcianise al centro del processo di rideterminazione delle poltrone che contano dell’Asi, attraverso il rilancio di questo progetto, che ogni tanto salta fuori, di creare un consorzio di secondo livello, parallelo al primo, che dovrebbe occuparsi solo dei servizi interni che oggi non sono nelle competenze del consorzio principale.
Ma in questo caso bisognerebbe coinvolgere gli imprenditori, che questa assistenza dovrebbero pagare, e fino ad oggi i no hanno superato nettamente i sì.