CARTELLE ESATTORIALI NOTIFICATE CON PEC. La Cassazione respinge il ricorso di una casertana di MARCIANISE e sancisce: “Sono valide a prescindere dalla firma se…”

23 Agosto 2023 - 13:22

La ricorrente ha ingaggiato probabilmente una battaglia di principio anche se non sappiamo quale fosse l’entità dell’importo notificato dal Comune di Marcianise. Per altro è saltato fuori anche l’indicazione dell’allora responsabile del procedimento Onofrio Tartaglione.

MARCIANISE – Non si tratta di un fatto di per se importantissimo, ma abbiamo deciso lo stesso di pubblicarlo perché sono tantissime le persone, sono tantissimi i contribuenti che ricevono cartelle esattoriali dai Comuni e da altri enti pubblici con lo strumento digitale di una PEC.

Nel momento in cui la Corte di Cassazione, con la recentissima sentenza emessa dalla V sezione civile, presidente Giacomo Maria Stalla, relatore Ugo Candia ha sancito la piena validità della notifica attraverso PEC a condizione che queste cartelle  siano “le copie per immagine su supporto informatico di documenti originali formati in origine su supporto analogico nel rispetto delle Linee guida” Queste PEC, secondo la Cassazione hanno “la stessa efficacia probatoria degli originali da cui sono tratte se la loro conformità all’originale non è espressamente disconosciuta ».

Per altro, la cartella inviata via PEC in discussione e dalla quale le attività di ricorso di una contribuente di Marcianise hanno preso le mosse non era priva di firma digitale, ma in realtà conteneva il nome del responsabile del procedimento, Onofrio Tartaglione, che aggiungiamo noi, al tempo era anche il segretario Comunale di Marcianise.

Il rigetto del ricorso di questa contribuente da parte della Corte di Cassazione conferma in pratica le decisioni assunte, prima dalla commissione tributaria provinciale e poi, in sede di appello dalla commissione tributaria regionale.