Comuni ricicloni: in Terra di Lavoro solo 6 risultano tra i “virtuosi” nell’annuale dossier di Legambiente

7 Luglio 2024 - 18:00

Pubblicato il rapporto che fotografa e premia i migliori sistemi di gestione dei rifiuti urbani.

CASERTA. Tra i comuni al di sopra dei 15mila abitanti, Santa Maria a Vico si è classificata prima, nell’annuale dossier di Legambiente sui Comuni Ricicloni. Santa Maria a Vico, infatti, ha una percentuale di raccolta differenziata pari all’86.9%, mentre è di 43.7 chili la quota pro capite di residuo secco per abitante.

Se Santa Maria si attesta prima tra i Comuni più grandi, tra le cittadine al di sotto dei 5mila abitanti troviamo, per la provincia di Caserta, Prata Sannita con l’83.5% di raccolta differenziata, Roccamonfina (70%), Mignano Monte Lungo (79,8%), Cervino (79,1%). Infine, tra i Comuni tra i 5mila ed i 15mila abitanti c’è la sola Sparanise, al quarto posto con il 67,1% di raccolta differenziata.

L’annuale dossier di Legambiente sui Comuni ricicloni fotografa e premia dal 1994 i comuni con i migliori sistemi di gestione dei rifiuti urbani 

I dati raccolti restituiscono un quadro positivo: nel 2023 i Comuni Rifiuti Free, ovvero quelli che contengono la produzione pro capite di rifiuti indifferenziato avviato a smaltimento al di sotto dei 75 kg/ab/anno, sono saliti a 698, l’11% in più rispetto al 2022, un aumento non di poco conto.

Il Nord Italia si conferma “campione” con 434 comuni virtuosi, ma è inarrestabile la rimonta del Sud che registra 231 comuni (+23,8% rispetto al 2022). Ancora fermo il Centro con 33 comuni (lo scorso anno 30). “Fuoriclasse” nella gestione dei rifiuti urbani si confermano i comuni sotto i 5.000 abitanti: sono ben 450 sul totale; 196 comuni tra i 5.000 e i 15.000 abitanti e i 48 quelli oltre i 15.000 e i capoluoghi, con in testa – anche in questa edizione – i comuni del Nord-Est dello stivale (Treviso, Belluno, Trento e Pordenone). A livello regionale, il Veneto si conferma primo in classifica per numero di comuni virtuosi (173), seguito dalla Lombardia (101, +27 rispetto alla scorsa edizione) e la Campania (83, +22 rispetto alla scorsa edizione)Registrano una crescita anche la Sardegna (+18) e l’Abruzzo (+9). Arretrano invece il Trentino-Alto Adige (-9) e in Piemonte (-10).

Sono le migliori esperienze in Italia, buone pratiche su cui  dovrebbero nascere politiche virtuose sulla raccolta e sul riciclo dei rifiuti urbani a livello nazionale. I nuovi dati ci indicano come sia indispensabile puntare sulle grandi città, dove stentano a diffondersi sistemi di raccolta (come il porta a porta) che tengono insieme qualità e prevenzione dei rifiuti avviati a smaltimento.