PROVINCIA. Giorgio Magliocca dà un incarico diretto al figlio di Angelo Polverino

11 Settembre 2024 - 12:26

La notizia è valida perché l’ex consigliere regionale era tornato alla politica attiva in funzione della candidatura (poi sfumata) alle elezioni europee di Massimo Grimaldi. E anche perché. al di là della cifra erogata al figliolo, Angelo Polverino è stata una figura che ha pesato (per qualcuno nel bene, per altri nel male) nella storia e nelle dinamiche politiche della provincia di Caserta, a partire dalla candidatura nel capoluogo di pio Del Gaudio. Poi, se c’è l’amministrazione provinciale e Giorgio Magliocca di mezzo, con cui Polverino ha condiviso per anni la militanza in Alleanza Nazionale…

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CASERTAAngelo Polverino era tornato a fare politica attiva nei mesi scorsi quando era stata data per scontata la candidatura alle elezioni europee di Massimo Grimaldi, poi silurata da quella che noi definiamo da tempo la cricca che regge le sorti politiche di Fratelli d’Italia, anche se ora l’auspicata – da noi – separazione di Arianna Meloni e del ministro Gino, pardon, Francesco Lollobrigida, sta creando condizioni diverse e forse leggermente migliori per Fratelli d’Italia che quella lista mise insieme proprio come conseguenza di un accordo preso da 4-5 persone, ossia da Edmondo Cirielli, da Donzelli e da Gennaro Sangiuliano, dimessosi qualche giorno fa per la nota vicenda di corna, ma anche per un motivo che sta emergendo in queste ore e che ci costringe (per una volta nella vita) a dar ragione ad uno che abbiamo sempre considerato quintessenza dei fannulloni della politica italiana, ossia il verde Bonelli, che ha presentato una denuncia a nostro avviso fondata, perché se è vero che la ma…donna di Pompei (nel senso letterale del termine, nel senso utilizzato dall’italiano antico, partendo da fiorentino che avrebbe dato la stura alla nostra lingua) sia venuta a conoscenza dei tracciati, dei percorsi di vari ministri e di quelli di coloro che dovranno partecipare al G7 della Cultura, che si svolgerà proprio a Pompei, allora Bonelli non ha ragione, ha stra-ragione.

Quando Massimo Grimaldi, nottetempo, a poche ore dalla presentazione delle liste, è stato fatto fuori, Polverino ci è rimasto male. Si era già insediato negli uffici della Regione Campania a Grimaldi, che si candidava nel partito assieme alla Lega più a destra dello scenario politico italiano, in concerto alla storia più recente (visto che Polverino inizia alla corte di Tami Ventre della Democrazia Cristiana) dell’ex consigliere regionale.

Probabilmente conseguenza di questo riavvicinamento alla politica attiva è stato anche l’inserimento di Marco Marcelo Polverino, 35 anni, nato in Brasile e figlio di Angelo Polverino e Anna Cosentino, nel copioso, accogliente gruppo degli incaricati dall’amministrazione provinciale di Caserta.

È chiaro che un incarico per cui viene liquidata la somma di 3 mila e 600 euro non faccia notizia di per sé. Ma visto che si tratta del figlio di Angelo Polverino e soprattutto perché non accade a Reggio Emilia o a Vicenza, abbiamo deciso di scriverci qualche riga.

Polverino è stato un leader che ha influenzato pesantemente la politica casertana. Accadde soprattutto quando Nicola Cosentino aspirava ancora, pur sapendo dell’incombenza dei guai giudiziari che sarebbero arrivati, a concorrere alla carica di presidente della regione Campania. Al tempo esisteva ancora il PdL e dunque Cosentino, per unire il partito sul suo nome, dovette concedere ad Angelo Polverino la titolarità di nominare il candidato sindaco di Caserta, con la scelta che cadde sul nome di Pio Del Gaudio.

Per cui, un incarico attribuito intuitu personae, seppur di soli 3 mila e 600 euro, da Giorgio Magliocca, per anni militante nello stesso partito di Polverino, ritiene quel rilievo più che necessario per trovare casa in un articolo giornalistico.

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