MARCIANISE. Concorso per il posto al Comune, la pronosticata da Casertace non è andata bene. Ancora una volta decisivi per bloccare operazioni strane in questa città

13 Giugno 2025 - 19:26

In passato le marce indietro si contano a decine. Ultimamente, oltre al caso appena segnalato, parliamo anche delle macchinette distributrici e del progetto per la nuova sede della Polizia di Stato

MARCIANISE – Se qualcuno avesse preso appunti su quante volte, negli ultimi 9 anni, questo giornale, intervenendo sui contenuti degli atti amministrativi del Comune di Marcianise, avesse fatto notare delle irregolarità, i numeri sarebbero davvero vertiginosi. In molte decine di casi, è accaduto che i nostri articoli abbiano determinato un ripensamento, una revisione di decisioni già prese, di appalti già indirizzati verso questa o quella impresa, di concorsi già segnati sin dall’inizio, cioè prima ancora di partire. Ciò significa che a Marcianise esiste, come del resto accade riteniamo nella stragrande maggioranza dei Comuni della provincia di Caserta, una tendenza all’imbroglio: decidere prima chi debba vincere una gara o chi debba essere assunto. Questi sono reati penali, ma qui da noi il fenomeno è talmente diffuso che la magistratura non sa letteralmente che pesci pigliare, in una sorta di magma indistinto e difficilissimo da scrutare, fatto di illegalità e relativismo etico.

L’andazzo non è cambiato con la nuova amministrazione. Va riconosciuto a Velardi che, in più di un’occasione, è tornato indietro.

Mai, ovviamente, ha dato soddisfazione alle inchieste di Casertace, ma ha riconosciuto che certe cose non si potevano fare. Prendiamo tre casi recentissimi, segnalati dai nostri articoli: le macchinette di distribuzione del caffè, il cantiere del commissariato di polizia e, soprattutto, uno dei concorsi per l’assunzione di nuovo personale del Comune.

Solo grazie all’interessamento di Casertace è iniziata un’indagine interna e si è scoperto che quelle macchinette erano frutto di una mezza procedura avvenuta nel 2011, oggi totalmente illegale. Le macchinette sono state rimosse.

Per quanto riguarda il commissariato di polizia, stiamo aspettando un riallineamento alla piena legalità delle procedure realizzate dal sempre sciaguratissimo ufficio tecnico. Non vogliamo nemmeno pensare che il sindaco Antonio Trombetta, proprio su un insediamento così importante e delicato, voglia rischiare di incassare una denuncia per quella che è una modalità di azione totalmente sbagliata.

Un paio di settimane fa abbiamo scritto della procedura, in verità piuttosto snella, frutto del cosiddetto interpello all’Asmel (CLICCA E LEGGI), di cui noi pensiamo tutto il male del mondo, come abbiamo spiegato più volte, ma in generale, e non solo per il caso di Marcianise.

Utilizzando un registro retorico che in passato ha quasi sempre indovinato il nome e cognome del vincitore o della vincitrice sin da prima del concorso, abbiamo scommesso, proprio come fanno i bookmakers britannici, sull’affermazione di Rosangela Campanile, molto stimata dal consigliere comunale di maggioranza Tommaso Acconcia.

Che su quel concorso ci fossero sospetti è dimostrato dal fatto che ben tre consiglieri di opposizione – ossia Pinuccio Moretta del Pd, il civico Peppe Tartaglione e la pentastellata Rosalba Cibelli – non si sono mossi un solo attimo dalla stanza in cui la commissione ha svolto i colloqui, nel corso di tre giorni. Durante la prima di queste giornate avrebbe dovuto cimentarsi proprio Rosangela Campanile, che però non si è presentata. Attenzione, però.

Non ha inviato il certificato medico nella giornata in cui non si è sottoposta al colloquio, ma l’ha fatto manualmente il giorno dopo.

Questo è molto strano. La stessa commissione le ha comunicato di averla ammessa con riserva, perché francamente nessuno voleva rischiare di passare un guaio, come si suol dire.

La concorrente si è seduta per ultima e, stando alle testimonianze oculari dei tre consiglieri di opposizione, non è riuscita a sbloccarsi, conseguentemente non è neppure riuscita a condurre un colloquio sufficiente.

Noi non possiamo sostenere con certezza che, se il nostro giornale, parimenti a quanto successo con le macchinette distributrici e con il commissariato, non fosse intervenuto prima, l’esito di questo concorso sarebbe stato diverso da quello che poi sarà. Sicuramente, i consiglieri di opposizione hanno deciso di essere presenti nel corso delle due giornate proprio per effetto di questo articolo.

Casertace fa il suo, ma tutto risulterebbe più facile se, finalmente, si smettesse di fare politica solo ed esclusivamente per il proprio tornaconto o per quello di parenti e amici.