VACANZE D’ESTATE, truffati in centinaia da nota AGENZIA DI VIAGGI. La testimonianza: “Ecco come mi ha fregata per il mio viaggio in Usa, sembrava un’attrice consumata”
17 Agosto 2025 - 12:07

Continua la nostra indagine. Lei si è resa uccel di bosco dicendo di dover assistere la madre che, al contrario, sta benissimo. IN CALCE ALL’ARTICOLO LA TESTIMONIANZA DI UNA TRUFFATA
SANTA MARIA CAPUA VETERE (g.g.) – Piovono letteralmente le testimonianze di persone che accusano di essere state truffate dalla signora Mara (per il momento non ne riveliamo il cognome, in attesa di conoscere i contenuti di almeno alcune delle denunce presentate), titolare dell’agenzia di viaggi “Voglia di Libertà”, situata – o meglio, a questo punto sarebbe più corretto dire “situata fino a poco tempo fa” – in via Galatina a Santa Maria Capua Vetere.
L’agenzia ha infatti chiuso i battenti subito dopo l’esplosione dello scandalo. La sede si trovava a pochi metri dalla gelateria La Paletta d’Oro e dalla pasticceria Cappiello, due dei locali più noti di via Consiglio d’Europa, nella zona nuova della città.
Della “signora Mara”, come abbiamo già scritto nell’articolo di ieri (CLICCA QUI PER LEGGERLO) – il terzo da noi dedicato alla vicenda – al momento non c’è traccia. A qualcuno avrebbe detto di essersi allontanata per assistere la madre malata, ma più di una persona riferisce di aver visto la madre passeggiare per strada in ottima forma.
Quella che pubblichiamo oggi è una testimonianza particolarmente dura, comparsa su Facebook nei giorni scorsi. A scrivere è una donna che, per festeggiare i suoi 60 anni, si era rivolta all’agenzia Voglia di Libertà per organizzare un classico tour negli Stati Uniti: New York, Washington, Philadelphia, Cascate del Niagara.
Nelle righe finali del post si percepisce tutta l’amarezza di chi si è sentito tradito:
“Ci ha preso in giro fino alla fine, sembrava un’attrice di grido.”
Anche in questo caso, come in molte delle denunce raccolte finora, si avverte un senso di incredulità: quello di chi conosceva già l’agenzia e chi vi lavorava, e fatica ancora a credere a quanto accaduto.
