ELEZIONI REGIONALI TUTTI I NOMI. Le opzioni di Luigi Bosco tra socialisti e riformisti. Il no su Mastella e “vade retro” Maria Luigia Iodice

29 Settembre 2025 - 11:43

Lucrezia Cicia resta in stand-by perché ancora non ha deciso, mentre è certa la discesa in campo di Rino Ventrone e Gianfausto Iarrobino in area Psi. Per la terza donna di Bosco, ballottaggio tra…

CASERTA (G.G.) – Stando alle ultime notizie, con lo schema delle otto liste che dovrebbero rappresentare il massimo numero desiderato dal candidato governatore del centrosinistra Roberto Fico, la compagine di Luigi Bosco, che continua a militare in Azione ma che non potrà utilizzare il simbolo del partito di cui è segretario regionale, in quanto Carlo Calenda ha escluso categoricamente ogni forma di alleanza elettorale con i 5 Stelle, dovrebbe costruire una sola lista, o insieme ai socialisti oppure insieme ai riformisti del sindaco di Napoli Manfredi, che hanno in Armando Cesaro, figlio di Giggino Cesaro detto ‘a purpetta, il loro principale riferimento. La probabilità più alta associa la lista di Bosco a quella dei socialisti, con 4 candidati.

Il vicesindaco di Cellole, nonché assessore ai Lavori Pubblici, Iovini. Il secondo uomo potrebbe essere l’attuale indiscusso leader della politica di Lusciano, Nicola Esposito, il quale alle ultime comunali ha riportato un grande successo elettorale personale che ha consentito di fatto al suo fedelissimo di evitare quello che sarebbe stato un pericoloso ballottaggio contro Peppe Mariniello. Nicola Esposito è sempre stato un fedelissimo di Zannini, ma oggi pensa, non senza ragione, di potersi giocare una carta da capitano, affrancandosi dal ruolo ormai annoso di gregario del mondragonese che poi, a pensarci bene, non è che perderebbe più di tanto da un’eventuale candidatura autonoma di Nicola Esposito. Certo, avrebbe molti voti in meno a Lusciano, ma se Esposito riesce ad essere eletto, potrebbe partecipare ai giochi e giochetti che Zannini sicuramente porrà in essere tra Forza Italia e un sostegno di fatto alle ragioni e alle necessità di chi gli ha consentito in questi anni tutto e il contrario di tutto, cioè Vincenzo De Luca.

L’apporto femminile che la lista di Bosco potrebbe dare, fondendosi con quella dei socialisti, disegna al momento un ballottaggio tra Teresa Ucciero, ormai storica partecipante a quasi tutte le elezioni di ogni genere, e Caterino Sagliano di San Marcellino, che la volta scorsa fu candidata nella lista di “Noi Campani”, che metteva insieme il riferimento politico principale di Clemente Mastella e l’apporto locale di Bosco.

Ballottaggio tra Ucciero e Sagliano, in quanto l’area socialista dovrebbe inserire nella lista 5 nomi. Sicuro quello di Rino Ventrone, che a quest’area ha sempre appartenuto e che, con coerenza, scende in campo, stavolta però con l’obiettivo di giocare per intero la sua partita per l’elezione in consiglio regionale. Sul nome di Lucrezia Cicia ci sono dei dubbi, in quanto l’ex esponente di Forza Italia non ha ancora sciolto la riserva, legata a problemi di ordine personale.

Candidatura significativa, sempre in quota socialista, è anche quella dell’ex presidente del consiglio comunale di Caserta, al tempo targato AN, Angelo Polverino.

Già in campo, infatti, Gianfausto Iarrobino, primario dell’ortopedia dell’ospedale di Piedimonte, del quale ha retto per diverso tempo anche la direzione sanitaria. Insomma, 4 nomi sono certi: Giovanni Iovino e una tra Ucciero e Sagliano per la componente di Bosco, con la possibilità alta di un impegno di Nicola Esposito.

Nell’area socialista, Gianfausto Iarrobino e Rino Ventrone, con Lucrezia Cicia in stand-by, che non ha ancora sciolto la riserva. Difficile, invece, che l’area di Bosco converga nella lista dei riformisti di Manfredi e Cesaro. Bosco, infatti, dopo i problemi e gli scontri avvenuti dopo le elezioni del 2020, non sembra aver intenzione di ritrovarsi nella stessa lista di Maria Luigia Iodice, che con ogni probabilità sarà candidata proprio da questa compagine civica, nella quale dovrà vedersela con Pietro Smarrazzo, il quale nel 2020 di voti non ne prese pochi.

Un altro nome più o meno certo di questa lista è quello del Trentolese Antonio Cantile. Zero probabilità, infine, che Luigi Bosco possa stare ancora una volta con Mastella e la sua lista, dopo la rottura avvenuta all’indomani delle elezioni del 2020, quando l’ex consigliere regionale di Casapulla contribuì significativamente al successo elettorale di Noi Campani, sentendosi subito dopo abbandonato dal leader sannita.

Per il momento, a metà mattinata, sono queste le novità. Pur non entusiasti, è chiaro che a meno di un mese dalla presentazione ufficiale delle candidature, abbiamo dovuto autoconsegnarci al racconto quotidiano delle stesse. Come si suol dire, per dovere di cronaca.