FRANCO ZAGARIA, capozona dei casalesi a CAPUA, alla sbarra insieme alla moglie del boss Mezzero e ad altri 6. I NOMI

7 Settembre 2018 - 20:30

CAPUA -TEVEROLA- CASAPESENNA- GRAZZANISE- SAN PRISCO- (Tina Palomba) E’ stata fissata per lunedì prossimo l’udienza preliminare, dinanzi a un gup del tribunale di Napoli, a carico di otto persone accusate di estorsione con l’aggravante del metodo camorristico.

Secondo l’accusa il gruppo facente capo a Francesco Zagaria, 52 anni, ritenuto il capozona del clan di Casapesenna per l’area di Capua, Grazzanise e Brezza, avrebbe costretto la famiglia Zaccariello di Teverola a vendere un appartamento invece di altri tre, sotto minaccia mafiosa. 

Le altre sette persone coinvolte, però, sono tutte indagate a piede libero: si tratta di Salvatore Buonpane, 46 anni, di San Prisco; Salvatore Carlino, 49 anni, di Grazzanise; Domenico Farina, 44 anni, di San Prisco; Giovanni Fulco, 27 anni, di Grazzanise; Giuseppe Garofalo, 52 anni, di Grazzanise; Carolina Palazzo, 47 anni, di Grazzanise e Paolo Gravante 42 anni di Capua.

Per alcuni di loro i pubblici ministeri della Dda Maresca e Giordano avevano inchiesto misure cautelari ma il gip ha ritenuto di lasciare tutti a piede libero. Nel collegio difensivo gli avvocati: Paolo Caterino, Angelo Raucci. 

Garofalo e Buonpane rispondono insieme a Zagaria di estorsione aggravata dal metodo mafioso; Gravante, Fulco, Farina e Carlino di riciclaggio; Carolina Palazzo, moglie del boss Antonio Mezzero, di ricettazione aggravata dalla finalità mafiosa.