Assolto noto architetto

22 Dicembre 2018 - 09:49

MACERATA CAMPANIA – Filippo Virno, 50 anni, di professione architetto di Macerata Campania, e’ stato prosciolto dal Giudice del Tribunale di Napoli. Assoluzione dunque per il professionista di Terra di Lavoro che opera nel settore delle analisi dello smaltimento dei rifiuti.

Accolte le ragioni del suo difensore l’avvocato Raffaele Gaetano Crisileo. Pesante il capo di imputazione per il quale l’architetto era stato tratto a giudizio dalla Procura della Repubblica partenopea (le indagini vennero allora coordinate dal Pubblico Ministero Vincenzo Ranieri).

Virno era accusato dei reati di falso, violazione della legge in materia di smaltimento dei rifiuti e inquinamento ambientale. I fatti ipotizzati risalivano agli anni 2009 – 2010. Una lunga e complessa attività di indagine, condotta congiuntamente dalla Polizia Provinciale Partenopea e dagli Ufficiali di PG di Napoli portò gli inquirenti in provincia di Caserta, da Filippo Virno che svolgeva la sua attivita’, operando nel settore delle analisi dello smaltimento dei rifiuti.

Il professionista operava con una societa’, la Primeco srl, che si occupava di rilasciare certificazioni di avvenuto smaltimento. L’indagine cominciò dopo una denuncia presentata dagli operai della ditta Tortorella di Cardito (operante nel settore della laccatura) che avevano avvertito un persistente e maleodorante odore provenire dalla Primeco, ed avevano allertato le forze dell’ordine.

L’accertamento che ne segui’ fu effettuato dalla polizia provinciale di Napoli. Venne ordinata una perquisizione presso la citata ditta di laccatura di Cardito che faceva capo – in qualità di proprietario – ad un tale Tortorella. Gli Ufficiali di pg accertarono che – seguito delle vernici usate nel forno a carboni attivi – veniva liberata nell’aria, della sostanza altamente inquinante, capace di provocare un inquinamento atmosferico.

In seguito alla perquisizione negli uffici della società di Virno, vennero sequestrati diversi certificati di analisi relativi allo smatimento di rifiuti. Alcuni di questi riportavano lo stemma della Primeco. Gli investigatori procedettero poi ad controllo incrociato, da cui scaturì la sorpresa: quelle analisi mai erano state eseguite e quel certificato era un falso. La Primeco si occupava proprio del rilascio dei previsti certificati di analisi che, stando alla contestazione, non erano state effettuate. Infine, dal monitoraggio del computer dell’architetto, risulto’ una manomissione dei files. Da qui l’ipotesi che quei certificati non erano autentici. Ora dopo quasi dieci anni dai fatti, Virno è stato assolto.