Donna morta in ospedale. L’Asl si accorda prima della condanna per mezzo milione di euro ai familiari

2 Gennaio 2019 - 18:45

CASERTA (luigi vincenzo repola) – Ci sono voluti ben otto anni alla famiglia della signora Marilena per avere giustizia dopo la morte, avvenuta nell’ottobre 2010 all’ospedale di Sessa Aurunca. Gli eredi ritenevano il decesso della donna non dovuto a casue naturali e che, all’ospedale di Sessa Aurunca, fosse successo qualcosa di poco chiaro. Per questo motivo, tramite il loro avvocato Spaziano, fu fatta una richiesta di risarcimento danni nei confronti dell’Asl per la morte della signora Marilena.

Danni conseguenti alla prestazione medica presso il P.O. di Sessa Aurunca“, questa la motivazione alla base della richiesta dei familiari. I consulenti tecnici d’Ufficio del tribunale di Santa Maria Capua Vetere hanno accertato che la responsabilità della morte della donna dovesse ricadere proprio sulla struttura sanitaria e quindi, inevitabilmente, sull’Asl. Nel accettare la relazione dei due Ctu, tramite la propria compagnia assicurativa, l’Azienda sanitaria casertana ha risarcito, tramite accordo, gli eredi della signora Marilena di 500 mila euro divisi così: 350 mila euro erogati dalla compagnia AMTRUST e 150 mila euro direttamente dall’ASL CE.

Con mezzo milione di euro si conclude, dopo otto anni, una vicenda di malasanità nella provincia di Caserta.