MADDALONI. False residenze ai brasiliani, primo risarcimento al comune di Maravita, Mele e Silva De Araujo
18 Febbraio 2019 - 19:10
MADDALONI – Hanno deciso di versare un “acconto risarcimento danni” tre persone rimaste coinvolte nell’inchiesta che ha fatto luce sulle carte d’identità maddalonesi, attribuite a cittadini brasiliani che, in questo modo, riuscivano facilmente ad ottenere il permesso di soggiorno nell’area economica europea anche per i loro familiari.
Lo scorso 5 febbraio, infatti Michele Maravita, Gaetano Mele e Silas Silva De Araujo hanno versato rispettivamente 2 mila euro al comune di Maddaloni. Si tratta, insomma, di una somma complessiva di 6 mila euro che anticipa la parte risarcitoria definitiva che sarà “quantificata nel corso dei giudizi a ciò preposti, sia per i danni patrimoniali che di immagine provocati all’Ente“, come recita la delibera che pubblichiamo in calce, accessibile dal link in basso.
Ricordiamo che il comune di Maddaloni si è costituito parte civile nei procedimenti relativi alla vicenda delle carte d’identità, rilasciate ai brasiliani: dunque sia nel processo a carico del responsabile dell’Ufficio Anagrafe Giuseppe Cembrola (già arrestato) che nei confronti dei citati Maravita, De Araujo e Mele, con l’avvocato difensore dell’ente Mario Corsiero, tra l’altro legale anche dell’attuale sindaco Andrea De Filippo, nel procedimento giudiziario noto, condotto dalla Dda.
Mele, Maravita e Silas Silva De Araujo sono accusati di favoreggiamento continuato e pluriaggravato dell’immigrazione clandestina. Le indagini hanno accertato che il brasiliano Silva De Araujo, secondo l’accusa, gestiva un flusso di connazionali, provenienti quasi tutti dall’Inghilterra, al fine di ottenere la cittadinanza italiana, e quindi la carta d’identità del comune di Maddaloni.
Mele e Maravita, sempre secondo l’ipotesi accusatoria, invece, si occupavano della parte logistica, individuando hotel e B&B dove i brasiliani soggiornavano in attesa del rilascio dei documenti. I due si occupavano anche di intercettare nuclei familiari a Maddaloni per inserire i brasiliani nello stato di famiglia dietro la corresponsione di denaro. I sudamericani per ottenere i documenti versavano al gruppo 1000 euro, raccolti da Silva De Araujo e Maravita, i quali, poi versavano la quota a Cembrola e Mele per il loro contributo.