“Prendi la pistola e spara ai carabinieri”. La frase choc del boss al figlio di 5 anni
20 Febbraio 2019 - 19:16
CASAL DI PRINCIPE – (red.cro.) Lo scenario che emerge sullo sfondo dell’ordinanza eseguita ieri mattina, che ha condotto all’arresto di 50 persone, è interessante perchè racconta di come il Nord Est di questo paese, non sia affatto esente dalla camorra, anzi.
Capi del sodalizio, secondo l’impianto accusatorio, erano Luciano Donadio e Raffaele Buonanno, nato in Campania, ma in Veneto sin dagli anni 90. Con loro, lo ricordiamo, un gruppo proveniente da Casal di Principe composto da Antonio Puoti, Antonio Pacifico, Antonio Basile, Giuseppe Puoti e Nunzio Confuorto che hanno, nel tempo assoldato persone campane e veneziane come Girolamo Arena, Raffaele Celardo e Christian Sgnaolin.
Alcune frasi intercettate lasciano a dir poco sconcertati: è il caso di Antonio Puoti, originario dell’agro-aversano ma trapiantato ad Eraclea da tempo. Puoti, commenta la perquisizione eseguita dai carabinieri che avrebbe spaventato il figlio piccolo di 5 anni.
“Sono venuti i cornuti giù e ti metti paura? Tu adesso scendi giù a babbo. Tu lo sai dov’è la pistola, prendi la pistola e spara ai carabinieri e dici che è stato babbo. Sono loro che devono avere paura di te, non tu di loro”,