FOLLIA DELL’8 MARZO. Caccia la moglie di casa, rapisce una figlia e resiste all’arresto della Polizia. Guai per un 32enne

9 Marzo 2019 - 14:18

MARCIANISE/PORTICO DI CASERTA – Poco dopo la mezzanotte odierna,
in Portico di Caserta, la Polizia di Stato ha arrestato in flagranza di reato,
per violenza e resistenza a pubblico
ufficiale, G. C., cl. 87’, res. a Marcianise, incensurato. In particolare, nella
serata di ieri 8 marzo, la moglie del giovane, denunciava presso il
Commissariato di P.S. di Marcianise che il coniuge, a seguito di una lite,
l’aveva costretta ad allontanarsi dalla loro abitazione insieme alle figlie
minori, rispettivamente di anni 7 e 5. La donna aggiungeva che si era rifugiata
presso l’abitazione della sorella in Portico di Caserta, dove era stata
raggiunta dal marito che, con un pretesto, aveva prelevato la figlia maggiore e
si era allontanato senza dare più notizie quindi, preoccupata per le sorti della
bambina, si era rivolta alla Polizia di Stato. Immediatamente due “volanti” del
Commissariato di Marcianise si ponevano alle ricerche di G.C. il quale, nel
frattempo, aveva telefonato alla moglie, minacciandola di provocare “un
casino” se non gli avesse consegnato anche la seconda figlia, aggiungendo di
non temere “la galera”. Successivamente i poliziotti rintracciavano G. C.
proprio in Portico di Caserta (CE), nei pressi dell’abitazione della cognata.
Nella circostanza, l’uomo inveiva nuovamente contro la moglie, rivolgendole
gravi minacce, incurante del pianto disperato delle figlie e della presenza
degli agenti i quali, a loro volta, dopo un vano tentativo di riportarlo alla
calma, venivano aggrediti fisicamente. Nell’occorso, prima di essere
ammanettato, G. C. procurava lievi lesioni a tutti e quattro i poliziotti
intervenuti i quali, quindi, si trovavano costretti ad arrestarlo per violenza e
resistenza a pubblico ufficiale. In mattinata, l’uomo, veniva sottoposto a
giudizio direttissimo presso il Tribunale di S. Maria C.V. (CE), in esito del
quale era condannato ad otto mesi reclusione, con contestuale sospensione
della pena, e quindi rimesso in libertà.