SALDI. Domenica col pienone nei centri commerciali casertani

30 Giugno 2019 - 17:45

MARCIANISE – Pienone ai centri commerciali Campania e all’Outlet La Reggia, dopo un avvio tiepido di vendita, registrato ieri, prima giornata di saldi estivi. Il parcheggio dell’outlet era già soldout in mattinata.

Domani, lunedì sarà la volta della Sicilia, martedì della Basilicata e da sabato 6 luglio lo shopping scontato sarà possibile anche nelle restanti Regioni. Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media poco meno di 230 euro, circa 100 euro pro capite, per un valore complessivo intorno ai 3,5 miliardi di euro.

Secondo il Presidente di Federazione Moda Italia/Confcommercio, Renato Borghi, “Le vendite di primavera sono letteralmente saltate, creando una condizione di disastro economico per le imprese e sarebbe legittimo invocare lo stato di calamità per il settore che è fortemente condizionato dalla stagionalità insita nei prodotti di moda. I saldi estivi valgono circa il 12% dei fatturati dei fashion store. L’auspicio è, quindi, che almeno in questi saldi riparta la corsa allo shopping e si possa riscontrare un’effervescenza dei consumi anche se i nostri commercianti possono solo sperare di ‘fare cassa’, ma non certo di recuperare una stagione mai partita”.

Una situazione che traspare anche da quanto afferma il Codacons: “i saldi sono di fatto già partiti da giorni in tutto il paese. Numerosi negozi e catene commerciali hanno lanciato sconti e promozioni speciali per i propri clienti. – spiega l’associazione – Un fenomeno già registrato negli ultimi anni, ma che in questa stagione appare più diffuso: le vendite di capi d’abbigliamento estivi, specie tra maggio e inizio giugno, sono state disastrose in tutto il paese, a causa del maltempo che ha spinto i consumatori a rimandare gli acquisiti di vestiario e calzature. Una situazione che ha portati molti negozianti a giocare d’anticipo”.

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio ricorda alcuni principi di base: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato.

Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. E le carte di credito devono essere accettate da parte dei negozianti. Secondo l’Unc quest’anno l’abbigliamento registrerà un abbassamento dei prezzi del 21,3%, in netto aumento rispetto ai precedenti saldi estivi, quando lo sconto si era attestato al 19,4%, anche se in lieve diminuzione rispetto a quest’inverno (-21,4%). Il Codacons ricorda invece che numerosi negozi e catene commerciali hanno già lanciato sconti e promozioni speciali per i propri clienti, con ribassi dei prezzi che arrivano fino al -60% comunicati via sms, Facebook, Whatsapp o mail. Infine secondo Federconsumatori l’andamento delle vendite sarà piuttosto timido e contenuto. In crescita, invece, il numero di cittadini intenzionati ad approfittare degli sconti online: pari al 38%.