MARCIANISE. Altro che dimissioni: Piazza Livatino, il project del canile, quanti affari in ballo per gli amici e gli amici degli amici
29 Aprile 2018 - 10:47
MARCIANISE – (g.g.) I fatti e quello che c’è in ballo rendono assolutamente chiaro che il sindaco Antonello Velardi non ha mai avuto seriamente l’intenzione di dimettersi e lo ha fatto per azzerare il ruolo politico di Filippo Fecondo che al voto delle elezioni del 4 marzo voleva dare, per l’appunto, un senso che portasse a un confronto reale senza riserve sul rilancio di un’azione amministrativa che al di la dei soliti magheggi, nulla sta dando alla città.
Qua ci sono operazioni in corso importanti e lo stesso Pino Riccio sta cercando disperatamente di rientrare nelle grazie del sindaco.
Perchè Velardi si rafforza? Perchè è un carismatico? Perchè è in grado di realizzare un progetto di sviluppo equo ed ecocompatibile per Marcianise? No, Velardi si rafforza perchè scrive la convenzione più scandalosa di tutti i tempi con i signorotti dell’Interporto; si rafforza attraverso operazioni più piccole come quella riguardante Piazza Livatino.
L’anno scorso per la gestione di questo spazio, fu pubblicato un bando di cui nessuno capì un tubo. E infatti nessun privato partecipò. Ora, a quanto ci risulta, senza alcun bando, Piazza Livatino è divenuta piazza di gestione di un’associazione vicina a Francesco Tartaglione, consigliere comunale e super fedelissimo del sindaco.
Lì c’è un campo di calcetto, dove non si gioca gratis, ma dove l’associazione in questione incassa fior di quattrini.
Seconda questione: project financing per la costruzione del canile. Tommaso Acconcia in grande spolvero. Altro consigliere comunale fedelissimo del sindaco, sta seguendo minuto per minuto la procedura. Forse per nobile amore nei confronti degli amici a 4 zampe. Forse per altro. Lo scopriremo solo quando salterà fuori il nome dell’impresa del project.
Questi esempi sono solamente due tra i tanti. Velardi sapeva di tenere in mano i 4 consiglieri comunali del Pd. Si è dimesso perchè fosse chiara la sconfessione da parte dei consiglieri di Filippo Fecondo. Come fa Velardi ad avere in mano Gaglione, Raffaele Guerriero, Laurenza, dato che per Rondello la poltrona di presidente del consiglio comunale rappresenta una comodità da non perdere per nessuna ragione politica, soprattutto se nobile?
Stiamo cercando di capirlo e non siamo lontani dalla verità.