ESCLUSIVA. Salvatore Buonomo trasferito. Mario Pagano, l’archeologo, è il nuovo Soprintendente di Caserta e Benevento

26 Novembre 2019 - 10:15

CASERTA – Una svolta attesa da tutti coloro che immaginano che una Soprintendenza alla tutela dei beni culturali, monumental-architettonici, ambientali e da qualche tempo a questa parte anche archeologici (le due sezioni, prima autonome, si sono infatti fuse) debba essere un’agenzia della tutela, costantemente tesa ad un’attività di difesa e di custodia dell’identità culturale di un territorio.

Non, com’è stato negli ultimi anni, un piccolo e per molti versi misero ufficio dei burocratismi e delle relazioni improprie, disinvolte, tra dirigenti, funzionari ed altre entità territoriali che, per istituzione, dovrebbero essere concorrenti e che al contrario, come abbiamo raccontato in tantissimi articoli, hanno creato, ad Aversa ma non solo, un consociativismo che ha significato speculazione e oltraggio alla bellezza.

Da stamattina il Soprintendente Salvatore Buonomo ha lasciato la sede di Caserta per raggiungere quella di Potenza, dove speriamo possa, forte dell’esperienza maturata qui, evitare di compiere errori e infliggere, pur inconsapevolmente, danni alla nobile terra di Lucania.

Al suo posto arriva Mario Pagano.
Attenzione, si tratta di un archeologo.
Per la prima volta, dunque, almeno per quel che riguarda Caserta, la fusione tra le due Soprintendenze diventa compiuta e perequata, dato che un archeologo, che peraltro qui da noi è già stato per un certo periodo, subito dopo la fusione, assume il ruolo di Soprintendente generale.
Il che può essere un bene, ma può anche non esserlo. Ma questo concetto lo svilupperemo, eventualmente, nell’immediato futuro.
Mario Pagano a Caserta. Non è che suoni proprio benissimo alle nostre orecchie, vista l’esperienza che questa città ha avuto con l’altro Mario Pagano (Granada), per intenderci quello della Sace e dei 43 milioni di euro di debiti che la dabbenaggine e la disonestà della politica locale hanno fatto in modo, in passato, che diventassero il fardello più pesante dei già umiliati dissesti dichiarati dal Comune capoluogo.

Bisogna essere ottimisti e pensare che questo, il nuovo Soprintendente, sia un altro Mario Pagano completamente diverso.