MARCIANISE. Antonello Velardi, la Getra, Coca Cola Italia, i soldi alla fondazione di Renzi. Tutto da noi scritto nel 2017 e nel 2018

28 Novembre 2019 - 19:19

MARCIANISE(g.g.) Qualcuno nelle ultime 24 ore, ci ha chiesto perchè noi di CasertaCe che per primi, anzi, per amor di verità, per secondi in Italia, fornimmo la notizia della donazione da 150mila euro della Getra alla fondazione Open di Matteo Renzi, oggi pesantemente indagata dalla procura di Firenze, non abbiamo dato peso e presenza alla visita che la guardia di finanza ha realizzato alla sede napoletana della società che costruisce impianti di produzione energetica, il cui stabilimento è ubicato nell’area industriale di Marcianise.

Per secondi, perchè in realtà, quell’11 agosto 2017, giorno del nostro articolo, fummo ispirati, come scrivemmo citando la fonte, da un altro articolo, pubblicato qualche ora prima, su Il Fatto Quotidiano, che inseriva l’azienda napoletan-marcianisana nell’elenco di quelle che avevano elargito soldi, tanti soldi alla fondazione costituita dall’allora premier e da altri soggetti appartenenti al cosiddetto giglio magico, a partire da Marco Carrai, presidente e legale rappresentante di questo ente pubblico, al momento unico indagato per il reato di finanziamento illecito ai partiti, andando avanti con la onnipresente Maria Elena Boschi, fino ad arrivare al motore operativo, rappresentato dall’avvocato Alberto Bianchi super amico di Renzi e dello stesso Carrai.

Volutamente abbiamo aspettato dato che veramente possiamo prendercela comoda. Sapete perchè? Andate un attimo alla fine di questo articolo e potrete accedere ad altri 4 che pubblicammo tra quell’11 agosto 2017 e il 22 maggio 2018. Come si suol dire, tutto ciò che sta emergendo dall’inchiesta della magistratura fiorentina, noi l’avevamo ipotizzato. Certo, non potevamo dire, come non si può del resto dirlo neppure oggi, che la fondazione era uno schermo, neanche molto ben congegnato per nascondere, o meglio, per ripulire i soldi elargiti dalle aziende, e destinati, in realtà, all’attività politica del partito democratico.

Non lo potevamo affermare con certezza, ma di dubbi ne sollevammo tantissimi e l’idea che c’eravamo fatti già nell’estate 2017 era proprio questa. Dunque, 7 milioni di euro raccolti complessivamente, fino alla metà dell’anno 2018. Manco a dirlo, la fondazione Open viene sciolta in coincidenza con la detronizzazione di Matteo Renzi dalla carica di segretario nazionale del Pd. Durante i 4 anni, il conto corrente della fondazione era stato, diciamo così esplorato e modellato o anche rimodellato dalle carte di credito e dai bancomat, cioè dagli strumenti fondamentali per il pagamento digitale.

Non si capisce perchè la carta di credito fosse nelle mani di Luca Lotti che sarà stato anche un amico del cuore di Matteo Renzi, ma che non era il legale rappresentante della fondazione benchè fosse un componente del cda insieme ai citati Boschi e Carrai. Con quella carta, Lotti ha compiuto delle spese su cui i magistrati stanno indagando. Sempre Lotti ha formulato ieri la seguente dichiarazione: “Come ho già spiegato, non ci sono carte di credito o bancomat intestati a parlamentari e la Fondazione ha sempre agito nella totale correttezza“.

E infatti la carta di credito che ha utilizzato non è intestata a parlamentari e a lui stesso, ma è la carta di credito della fondazione che non è nelle mani del legale rappresentante Carrai, ma di un componente del cda. Ovviamente, nel momento in cui si ricostruirà la filiera deglia cquisti, si capirà se questi c’entrassero o meno con l’attività culturale della fondazione così come questa veniva declinata nell’atto costitutivo e nello statuto.

Per quel che riguarda Marcianise, ripetiamo, abbiamo già scritto tutto. Il rapporto personale, diretto tra l’allora sindaco Antonello Velardi e l’ad di Getra Marco Zigon ha sempre insinuato in noi più di un dubbio. Velardi per il quale Renzi calpesta ogni norma statutaria del Pd pur di candidarlo a sindaco di Marcianise con le insegne del partito, epurando in pratica la componente che giustamente protestava, rivendicando il rispetto delle regole; Renzi che visita la redazione de Il Mattino proprio in quel contesto temporale; Velardi che presenta a Renzi Zigon e propizia una visita in pompa magna dell’allora presidente del consiglio allo stabilimento Getra come viene si vede dalla foto che pubblichiamo in questo articolo e in quelle collegate agli articoli pubblicati in calce, la Getra sempre in quel periodo sottoscrive 150mila euro di donazione, contributo o come cavolo lo possiamo chiamare a favore della fondazione Open; Renzi e Zigon, questo lo ricordano in pochi, ma noi lo ricordiamo bene, vanno insieme e sotto braccio, come scrivemmo all’epoca alla Leopolda del 2017 dalla quale il sindaco di Marcianise torna in parte deluso perchè puntava ad ottenere una candidatura alle elezioni politiche che si sarebbero svolte il successivo 4 marzo 2018.

A proposito: ricordate l’altra azienda della zona industriale di Marcianise che Matteo Renzi visitò? Se non ve lo ricordate, leggetevi il secondo articolo della serie di quelli che pubblichiamo alla fine di questo. Per chi non avesse il tempo di farlo, ve lo diciamo in velocità: Matteo Renzi visitò lo stabilimento di coca Cola Italia, uno dei maggiori centri di distribuzione dell’Italia meridionale della mitica bevanda di Atlanta.

In questi giorni coca Cola Italia pare voglia chiudere i battenti a Marcianise denunciando una condizione di crisi economica che rischia di tradursi nella perdita del posto di lavoro per qualche decina di dipendenti. Però, al tempo della fondazione Open, i soldi li aveva se proprio dalle casse di Coca Cola Italia arrivarono in quelle di Open, 25mila euro di cui in questi giorni nessun giornale ha parlato forse perchè, a differenza di quelli di Getra, e di quelli di tante altre società che si tassarono per la fondazione renziana, gli stabilimenti di Coca Cola Italia non sono stati visitati dalla Guardia di Finanza.

Ma se in tanti l’hanno scordato, ma se i magistrati della procura di Firenze non ci hanno fatto caso, noi invece ce lo ricordiamo bene: Matteo Renzi e Antonello Velardi visitarono insieme due stabilimenti. Ripetiamo, la Getra e Coca Cola Italia. Per pura coincidenza, le uniche imprese dell’area industriale di Marcianise che scucirono quattrini per finanziare Open.

Amen.

 

CLICCA QUI PER LEGGERE L’ARTICOLO DELL’11 AGOSTO 2017 IN CUI PER LA PRIMA VOLTA SCRIVEMMO DEI 150MILA EURO DATI DA GETRA ALLA FONDAZIONE OPEN DI RENZI

CLICCA QUI PER LEGGERE IL NOSTRO ARTICOLO DEL 22 GIUGNO 2018 SU VELARDI, RENZI, FONDAZIONE OPEN, GETRA E COCA COLA ITALIA

CLICCA QUI PER LEGGERE L’ARTICOLO DEL 15 AGOSTO 2017 CHE PARLA DI VELARDI CHE PRESENTA L’AD DI GETRA ZIGON A RENZI

CLICCA QUI PER LEGGERE L’ARTICOLO DEL 7 MAGGIO 2018 SULL’ASSUNZIONE ALLA GETRA DEL FIGLIO DELL’ALLORA DIRIGENTE SUAP GENNARO SPASIANO. FORSE NON C’ENTRA MA LA GETRA OTTENNE UN SUPER PERMESSO PER L’ALLARGAMENTO DEGLI SPAZI DI PRODUZIONE