#VAICOLTANGO CASERTA. Ecocar nuovo record mondiale: 27 mesi di proroga. Dopo la squalifica di Energetika il comune non aggiudica la gara

27 Aprile 2020 - 17:17

E’ la vicenda più illegale e illegittima (e pure ne abbiamo viste tante!) mai consumatasi nel comune capoluogo. Ma evidentemente va bene così a tutti

CASERTA (g.g.) – 27 mesi. 27 mesi sono un’enormità. Fortunatamente, non stiamo parlando del tempo che dovremmo passare in quarantena ma del periodo in cui la Ecocar ha avuto in proroga, quindi senza contratto in vigore, il servizio della raccolta dei rifiuti a Caserta, livelli da record del mondo (“Ma non era il Consorzio Ecocar?” Sì, ma è lunga da spiegare e puoi leggerla CLICCANDO QUI).

In realtà, già da diverso tempo, se ci ricordiamo bene era il mese di settembre, è stata aggiudicata una nuova gara per la raccolta dei rifiuti nella città capoluogo. E a vincerla è stata la Energetikambiente

(“Ma non è la stessa società che ha vinto la gara per la quale è stato indagato il sindaco Marino?” Bravi, sagaci e perspicaci). Ad arrivare seconda, invece è stata proprio la Ecocar, non il Consorzio.

Ma in maniera sorprendente la Energetikambiente è stata fatta fuori, “colpevole” di non rispettare tutti i requisiti previsti. Bene, allora l’appalto andrà alla Ecocar, direte voi. Eppure dal mese di febbraio, quando la società vincitrice è stata esclusa, ancora nulla è cambiato. Per quale motivo?

Le supposizioni che si possono fare sono tantissime, proviamo a farne un paio. Ma non è che questo ritardo enorme dell’aggiudicazione definitiva ad Ecocar è collegata lal situazione attuale, cioè che la società sta sostituendo il Consorzio senza averne i requisiti? Oppure potrebbe essere collegato alla questione dei lavoratori? Carte alla mano, l’Ecocar viene pagata per 180 dipendenti, ma in servizio ce ne sono molti meno, al massimo 150. Quindi, questo benedetto passaggio di cantiere che stiamo aspettando, tra uno scandalo e l’altro, da 27 mesi potrebbe portare alla luce proprio la differenza numerica e quindi economica tra ciò che il comune paga e ciò che il comune riceve.

Questi sono due interrogativi che fanno parte di quelle domande che stiamo ponendo ormai da un’eternità al sindaco Carlo Marino, al dirigente Franco Biondi, alla Ecocar e a chiunque riesca a risolvere questo nostro dilemma complicato.