Ammazzato a colpi di pistola davanti al suo circolo. La Dda chiede 27 anni di carcere per il killer e 24 per il complice

23 Maggio 2023 - 12:30

ARIENZO – È in corso stamattina dinanzi alla Gup del Tribunale di Avellino, Paolo Cassano, l’ ultima udienza del processo di primo grado per l’ omicidio di Nicola Zeppetelli, 40 anni, di Cervinara, a carico di Alessio Maglione,31 anni e Giuseppe Moscatiello, 23anni, entrambi di Cervinara.

L’omicidio avvenne il 19 febbraio 2022  a Cervinara, in piazza Loffredo, proprio davanti al circolo gestito dalla vittima. Maglione è ritenuto l’autore materiale del delitto. Stando alle indagini, infatti, esplose cinque colpi di pistola all’indirizzo di Zeppetelli, che ne causarono la morte immediata.

I due furono arrestati nella vicina Arienzo dai carabinieri, dopo un’irruzione in un palazzo di via Caudarola, nei pressi del campo sportivo

Moscatiello, suo complice, subito dopo l’esplosione dei colpi di arma da fuoco, fu invitato da Maglione a scendere dall’auto ed entrambi infierirono sul cadavere.

Più volte i genitori di Zeppetelli hanno chiesto giustizia per quell’efferato delitto che sarebbe scaturito da futili motivi. C’è da sottolineare che, a chiusura delle indagini, il pubblico ministero della Dda di Napoli Francesco Raffaele ha escluso la matrice camorristica.

Il Pm ha ha richiesto la condanna a 27 anni per Maglione e a 24 per Moscatiello, a cui sarà da applicare la riduzione di un terzo della pena, a seguito della scelta del rito abbreviato da parte degli imputati, e quindi a 18 anni per Maglione e 16 anni per Moscatiello. 

Al termine della delle richieste del Pm vi sono state le arringhe degli avvocati di parte civile. In particolare l’ avvocato Vittorio Fucci, che rappresenta 4 familiari della vittima, ha tenuto una discussione di oltre un’ ora e mezza, nel corso della quale ha fatto un’ accesa contestazione verso la Procura per la mancata contestazione di quelle che erano le aggravanti dei futili motivi, della crudeltà e della premeditazione.

Inoltre l’ avvocato Fucci è entrato in discussione con la Procura anche in relazione alla configurazione rappresentata del dolo eventuale, sostenendo invece il dolo pieno. Più tardi ci sarà la sentenza del giudice Cassano.