ARRESTI A CASERTA. Leggete cosa scriveva CasertaCE degli affidamenti da 400 MILA EURO a Gioacchino Rivetti, imprenditore ai domiciliari con Marzo, Biondi, Natale e Porfidia

13 Giugno 2024 - 12:14

CASERTA – Avendo scritto decine di articoli sulle aggiudicazioni e gli affidamenti relativi a Gioacchino Rivetti, non abbiamo avuto grande difficoltà a riconnettere le notizie emerse questa mattina dalla conferenza stampa in procura a Santa Maria Capua Vetere, che ha portato ad indagare 14 persone e agli arresti domiciliari il citato Rivetti, papà di un dipendente comunale assunto da un paio d’anni, ovvero Pasquale Rivetti, Massimiliano Marzo, assessore, i dirigenti Franco Biondi e Giovanni Natale e il dipendente Giuseppe Porfidia (CLICCA E LEGGI LA LIVE DALLA PROCURA).

L’inchiesta riguarda appalti truccati e corruzione elettorale, cioè voti comprati

Qui sotto vi riproponiamo uno degli articoli del 2022, giusto per farvi un’idea

CASERTA. Se non è monopolio, poco ci manca. Altro incarico a Rivetti per lavori nelle scuole. In tre anni oltre 400 mila euro di appalti diretti

19 Settembre 2022 – 11:31 – Ancora una volta, l’imprenditore originario di Valle di Maddaloni opererà negli edifici scolastici, stavolta gli asili, del capoluogo. E tanti saluti al concetto di rotazione degli incarichi. Una certa divisione degli appalti pare emergere, ovvero nelle scuole della città lavorano solo determinate imprese e basta

CASERTA (l.v.r.) – È plausibile immaginare che al comune di Caserta che ci siano compartimenti specifici, una

suddivisione già designata delle aziende a cui affidare determinate aree di intervento, ovvero incarichi diretti e appalti? Non è certo, ma ritenerlo impossibile, non verosimile sarebbe un peccato di disonestà intellettuale.

Lo diciamo perché se la stessa azienda in tre anni arriva a poter mettere le mani su lavori dal valore di 300 mila euro, affidati in maniera diretta, senza alcuna procedura di gara, per attività manutentive nelle scuole di Caserta, evidentemente c’è enorme fiducia nell’Ufficio Tecnico del comune verso questa società e questo imprenditore.

Nelle scorse ore vengono il comune di Caserta ha pubblicato una determina del 2 settembre scorso con cui vengono affidati i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria negli asili di competenza della città capoluogo. Si tratta di una procedura dal valore complessivo di 90 mila euro.

Prima dell’arrivo del covid della legislazione d’emergenza, che ha alzato soglia obbligatoria (40 mila euro) per mettere in piedi una procedura concorrenziale, un affidamento del genere avrebbe dovuto passare per un’attività di gara tra diverse imprese.

Ma il coronavirus ha allargatole già enorme possibilità di scelta degli amministratori pubblici e quindi il dirigente del comune di Caserta Giovanni Natale ha potuto tranquillamente contattare solo un’azienda e accettare l’offerta di quest’ultima.

Ancora una volta, nelle scuole di Caserta opererà la Rima, azienda con sede in Caserta, via Cilea, di proprietà dell’imprenditore Gioacchino Rivetti.

Di questa società e della sua gemella, la Corim, abbiamo già scritto in diversi articoli. Rivetti a Caserta ha operato su qualsiasi tipo di cantieri, dalla manutenzione delle fogne a quella del canile, ma soprattutto nelle scuole, soprattutto alla De Amicis di corso Giannone.

Ora, arriva un altro incarico da 90 mila euro. Ciò significa che dal novembre 2019 al 2 settembre 2022, le due aziende di Gioacchino Rivetti hanno avuto tra le mani 400 mila euro di appalti pubblici e gestiti dal comune di Caserta.

Affermare che Gioacchino Rivetti, originario di Valle di Maddaloni, residente attivissimo a Caserta, sia uno degli imprenditori di fiducia, se non l’imprenditore di fiducia, dell’amministrazione di Carlo Marino, e quindi dei dirigenti Franco Biondi e Natale, non ci pare essere una follia.

Non ci piace tornare ogni giorno sullo stesso argomento, mai Il punto è che questi affidamenti, che si caratterizzano per una minore trasparenza, inevitabilmente, rispetto alle procedure ordinarie, vedono poi prevalere chi in pochi anni ha già ricevuto incarichi, come detto, dal valore vicino al mezzo milione di euro.

Il concetto di rotazione, ovvero quel principio che obbligherebbe le amministrazioni pubbliche a scegliere sempre aziende diverse negli affidamenti diretti, è completamente disatteso dal sindaco Marino e compagnia.

Perché ancora Rivetti? Perché tra tanti operatori economici, deve primeggiare l’impresa legata ad un professionista che è già graziato con affidamenti diretti da centinaia di migliaia di euro?