AVERSA ALLE ELEZIONI. Fratelli D’Italia venduta a chi ha chiamato stronza la Meloni. Che bella riunione nell’ex convento dei carmelitani scalzi. Ecco chi c’era. Tutti con scarpe in pelle umana con Oliva ormai più zanniniano degli zanniniani

8 Marzo 2024 - 14:18

Qualcuno aveva anche fatto il nome dell’avvocato Tommaso Castiello. Vediamo se c’è una smentita così vi scriviamo anche ora minuto e secondo

AVERSA (g.g.) Da un po’ di mesi Alfonso Oliva si chiede per quale motivo debba continuare a camminare senza scarpe solo perchè abita dentro o attorno in quello che, tanti secoli orsono, fu il convento degli agostiniani scalzi, nei pressi della sede dell’Asl e non lontano dal tribunale. Per cui si è rivolto al più potente calzaturificio della provincia di Caserta che da un po’ di tempo ha rifornito di scarpe elegantissime, con manifattura che il grande Ugo Fantozzi avrebbe definito “in pelle umana” scuoiata a tutti quelli che, magari, avevano delle qualità, dei requisiti, una preparazione maturata in anni e anni di studio e che si sono visti “accoppare” dal figlio di Luciano Sagliocco, dalla fidanzata di quest’ultimo, dalla sorella o cugina della fidanzata, dall’altro figlio di Luciano Sagliocco e soprattutto da Federica Turco “l’eroina dei due concorsi”, quella che nel sud Italia, in Campania, in provincia di Caserta dove non fioccano certo occasioni di lavoro a gogo ha potuto scegliere tra due assunzioni: quella frutto del famoso concorsone della Regione, che l’aveva collocata in un ufficio del Comune di Santa Maria Capua Vetere e quello aggiudicatosi nell’Asl Napoli 1 dove poi ha deciso di andare. Tutto ciò, per mera coincidenza, per carità, dopo che si è candidata nella lista di Vincenzo

De Luca, in posizione di gregaria di Giovanni Zannini alle elezioni regionali del 2020.

Alfonso Oliva ha ricordato i tempi in cui pure a lui lo Zannini dava almeno un paio di suole monacali sotto forma di incarichi professionali del Consorzio Idrico o in altri enti affini. E allora, sputtanando il suo partito e convincendo quel Gimmi Cangiano, che in un anno e mezzo di legislatura non è riuscito a crearsi un solo rapporto ad Aversa che gli consentisse, seppur lontanamente, di creare le condizioni per essere lui, deputato del collegio a costituire una lista per le prossime elezioni comunali. Alfonso Oliva ha pensato bene di farsi suole, scarpe, tacchi e anche i “coppatacchi”

E non solo partecipa alle riunioni di Zannini, cioè dell’uomo che ha accompagnato il governatore De Luca a insultare la premier e presidente nazionale di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ma oggi addirittura, con il suo vicino di casa e di studio professionale, Orlando De Cristoforo, organizza anche le riunioni sperando che i frati carmelitani non siano più scalzi ma comincino ad apprezzare il gusto secolare di un paio di Tod’s o di un paio Prada. L’altra sera, lui, in rappresentanza riteniamo di Fratelli D’Italia con un mandato di quello, vabbè diciamo così, sciocchino, di Gimmi Cangiano si è seduto al tavolo con Giovanni Innocenti, Luigi Dello Vicario, Francesco Saglioccco, Luca Granata, Alfonso Quarto e lo stesso Orlano De Cristofaro. Insomma tutti gli stati maggiori dello zanninismo più verace e vorace della provincia di Caserta al netto dell’avvocato Alfonso Quarto che, francamente, non sappiamo cosa ci facesse in questa riunione.

Zannini, con i suoi, ha detto che per lui un candidato vale l’altro forse perchè sa, che, al momento opportuno sarà il suo compare Stefano Graziano a irrompere sulla scena e a voler partecipare alla scelta vera, quella che avverrà di qui a un mese, un mese e mezzo. Il nome sortito è quello di Gennaro Ciaramella mentre due dei partecipanti ossia Alfonso Quarto e Luca Granata avessero proposto quello dell’avvocato Tommaso Castiello,, anche lui evidentemente aggregato allo zanninismo. Quello di Matacena non lo ha fatto nessuno. Però, attenzione, il citato Matacena, insieme a Ciaramella junior, Francesco Corbello, sono assolutamente fungibili perchè fanno parte dello stesso centro di potere, della stessa lobby che controlla l’ordine dei commercialisti. Per cui, quando Graziano e Zannini usciranno veramente allo scoperto e magari quello di Ciaramella sarà un nome non conveniente per Graziano, magari andrà bene Matacena. Questi non stanno facendo politica, stanno mettendo insieme centri di potere e corporazioni. E le corporazioni sono esattamente l’antitesi della politica quando la sostituiscono

Amen