AVERSA. Vabbe’, ‘sto Lombroso rompe ancora con Alfonso Golia: le linee guida dell’Anac, con forza di legge, impediscono di invitare in una procedura di affidamento chi è stato invitato alla precedente

14 Luglio 2022 - 13:23

Il popolo normanno rompe le scatole più di Lombroso e ci chiede il bis dopo la nota di ieri sera. Però stavolta premettendo che eventualmente potremo produrci su una ulteriore giurisprudenza del consiglio di stato, andiamo al sodo. Per quanto riguarda il primo cittadino, lui ne può presentare anche mille di querele, non ci fa nè caldo nè freddo. perchè no possiamo aver timore e possiamo rivedere le nostre posizioni di fronte a chi espone contenuti, confutazioni di merito e non invece di fronte e chi pratica la dialettica del triccheballacchè

 

AVERSA(Gianluigi Guarino) La gente, i lettori rompono le scatole perchè, figuriamoci, se noi posiamo nutrir timore di fronte alle querele che il sindaco di Aversa ha presentato nei confronti del sottoscritto e di questo giornale. Nessun timore al cospetto di una persona che annuncia la presentazione delle sue querele con le ragioni, a dir poco misteriose, criptiche, illeggibili, sgangheratissime esposte dal sindaco nei suoi post pubblicati in facebook nei giorni scorsi e in un’intervista rilasciato al quotidiano napoletano Il Mattino, e a sua volta pubblicata nella giornata di ieri.

Per cui, questo è veramente l’ultimo dei nostri pensieri. E’ quello che rivolgiamo per qualche decimo di secondo al giorno, per riderci un pò su, alla geniale strategia del consigliere regionale Zannini il quale , oltre a querelare noi, ha chiesto, forse ordinato ai suoi sindaci di querelare a loro volta, facendo leva su una sorta di effetto-uragano che dovrebbe poi crearmi difficoltà logistiche, a causa delle spese da sostenere per gli avvocati, visto che loro invece se la passano benissimo oppure, come ha fatto in questi giorni il sindaco di Sparanise, adottando il metodo Pignetti, nel momento in cui ha fatto votare una delibera in giunta con la quale si stanziano in pratica quattrini, per pagare avvocati per querele contro CasertaCe.

Deja vù. Nella storia recente di questa provincia, i politici che si sono comportati allo stesso modo contro il sottoscritto e contro CasertaCe, ora i politici non li fanno più. Perchè alla fine la verità viene sempre a galla. O meglio, vengono a galla le ragioni e i torti.

Però, siccome ad Aversa parlano di Alfonso Golia come del sindaco della loro città, il che sulla carta è  una configurazione di una seppur inquietante realtà, mi hanno chiesto e ci hanno chiesto un supplemento, un’integrazione rispetto alla nota pubblicata ieri sera (CLIKKA E LEGGI).

Stavolta però abbiamo deciso di andare diritti al nocciolo della questione. Fino ad ora non l’avevamo voluto fare perchè poi noi ci divertiamo anche con questa storia delle querele che accogliamo col sorriso sulle labbra, perchè sappiamo che in un postaccio come questo, si tratta di un dazio da pagare nel momento in cui si vuole combattere per una legalità reale, concreta e non solo parlata, non solo enunciata, con la conseguenza che matematicamente, ineluttabilmente ci si va a scontrare con il 90% della politica, la pseudo politica o della psico-politica locale.

Va bè, torniamo un pò alla prima elementare delle norme anti corruzione e vi pubblichiamo le lapalissiane linee guida, che essendo tali hanno forza ed efficacia di legge, come poi la giurisdizione amministrativa ha sancito a lettere di fuoco, messe nero su bianco dall’Autority Nazionale Anticorruzione o Anac che dir si voglia.

Allora, sindaco Alfonso Golia, le mettiamo a disposizione gratuitamente un piccolo corso di formazione. Lo diciamo a lei, perchè,  a quei due là, cioè a Marco Villano e a Raffaele Serpico, che fessi non sono e dunque non presentano querele, è inutile dirlo perchè lo sanno. Lo sanno ed evidentemente fanno finta di non saperlo, come si suol dire, fanno i pesci in barile. Lei, invece, sindaco Golia, come mi ha comunicato in streaming onirico Cesare Lombroso di cui ho scritto nell’articolo, non lo sa, perchè lei ci è (e questo ci dispiace per lei e per la città di Aversa), e probabilmente non ci fa.

Scrive l’Anac in un contenuto che riproponiamo con un suo frame in calce a questo articolo.

Dicesi principio di rotazione: “Il principio di rotazione comporta il divieto di invito a procedure dirette all’assegnazione di un appalto, nei confronti del contraente uscente e dell’operatore economico invitato, e non affidatario del precedente affidamento”.

Sa che vuol dire questo sindaco? Piano piano, con calma le facciamo i disegnini che anche lei riuscirà a capire, dobbiamo aver fiducia negli essere umani, come cantava Marco Mengoni, senza esagerare, però, nel suo caso con il metodo Montessori. Sa che vuole dire questo, sindaco? Che se l’ingegnere Torromacco è stato invitato tra i 5, mettiamo in occasione dell’affidamento a Carlo Maisto, poi non può essere rinvitato nella procedura successiva esattamente come non può essere reinvitato il beneficiario dell’affidamento.

Ora, può darsi anche che col cronologico il Serpico abbia messo a posto ” questa cosa e magari il Torromacco e gli altri siano stati ad esempio presenti nella procedura numero 3, non presenti nella 4 fatta due giorni dopo e presenti nella 5, fatta magari il giorno immediatamente successivo. Però, ammesso e non concesso visto che può anche essere che, al contrario, ciò che l’Anac considera pericoloso, forse criminogeno rispetto al reato di corruzione, sia stato invece realizzato, un giornale normale, serio cioè un giornale di quelli a cui voi politici in provincia di Caserta non sete abituati, può permettersi  almeno, di fronte al vostro potere smisurato di muovere quattrini, di esercitare molte potestà assolute in tanti settori della vita cittadina, di sollevare qualche dubbio, può permettersi di dire che esiste una necessità di approfondire, di capire se queste aggiudicazioni siano state realizzate nel rispetto di tutte le procedure e senza una riserva mentale, senza un concetto fabbricato a priori nella testa di chi la procedura ha  tecnicamente guidato, magari condizionato da qualche ispiratore politico?

Ha visto bene, sindaco, questo si chiama unto interrogativo. Cioè una domanda a cui abbiamo chiesto di rispondere con serenità decine e decine di volte sulle cose di Aversa e a cui lei non ha mani voluto rispondere. E se è vero, c’è vero che introdurre la malevolenza attraverso un pettegolezzo, attraverso un’allusione strisciante non è degno di un giornale serio è anche vero, e glielo ripeto per la centesima volta, che qui a CasertaCe ci sono, per dirla alla Totò e Peppino, “studenti che studiano”. Non c’è un articolo, compreso quello che sta leggendo ora,  sperando di aver avuto la pazienza e al capacità di arrivare a leggerlo fino a questo punto, che non sia anticipato propedeuticamente da un lavoro certosino, con la schiena piegata sulle carte, sui documenti che prevede sempre anche l’interpretazione del ruolo di avvocati del diavolo di noi stessi.

Perchè al di là della nostra baldanza, tutto sommato un pò goliardica, noi viviamo nel dubbio, nel dubbio socratico. Nutriamo terrore nei confronti di una legislazione nazionale, regionale, spesso farraginose, incomprensibili e incoerenti. E più terrore nutriamo ei confronti delle interpretazione giurisprudenziali della stessa. Per cui una cosa ce la leggiamo anche 100 volte, se è necessario per consolidare, puntellare, sacramentare una nostra convinzione. Questo lo fa chi è abituato a studiare, chi sin da giovane, ha vissuto tante ore della propria giornata assorto nella lettura a sostegno di una volontà di conoscere e di capire le cose del mondo.

Porti rispetto, altrimenti la querela gliela facciamo noi.  Sarebbe la prima volta che ci muoviamo contro azioni che riteniamo meramente intimidatorie, ma può darsi che lei se la caverà proprio in conseguenza della risoluzione da parte nostra del proverbiale arcano sul ci è o ci fa.

Post scriptum: eventualmente dovesse servire, le mandiamo un pò di sentenze del Consiglio di Stato che partono proprio dalla valorizzazione delle linee guida dell’Anac sul principio di rotazione.

Però, come le abbiamo scritto ieri sera, se lei vuole fare il sindaco con gli attributi, accetti una video intervista, anche pubblica, mettiamo un palco davanti al comune di Aversa, se ritiene, in cui il sottoscritto le possa porre delle domande precise, non su quello che mangerà a pranzo e a cena, ma sulle dinamiche costitutive e gestionali della sua amministrazione comunale. Il resto è fuffa. Per cui, di querele (ciò vale per lei e per tutti i politici di questa provincia fetida) ne può presentazione anche mille. Più ne presenta e più noi orgogliosamente gonfiamo il petto e rilanceremo fino a quando avremo un respiro di vita.