BLITZ NEL CASERTANO. Auto di lusso rubate su commissione, sgominato business milionario: 25 indagati
16 Gennaio 2025 - 17:16
L’indagine è partita nell’agosto 2023, quando le autorità di polizia spagnole hanno arrestato due cittadini italiani di 35 e 41 anni, trovati a bordo di una Maserati Grecale italiana risultata rubata ed in procinto di espatriare verso …
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CASERTA – Almeno 20 le autovetture di lusso, tutte rubate in Italia per un giro d’affari stimato in complessivi 1,5 milioni di euro, due arresti e 24 persone denunciate.
Sono i numeri dell’indagine della squadra di polizia giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale di Genova, coordinata dalla Procura di Genova. Gli investigatori della Stradale hanno sgominato un’organizzazione criminale composta da più persone, dedita al riciclaggio internazionale di autovetture di alta gamma dall’Italia con destinazione principale Marocco e Mauritania, ma anche in alcune occasioni nell’est Europa, in Serbia ed in Albania.
L’indagine è partita nell’agosto 2023, quando le autorità di polizia spagnole hanno arrestato due cittadini italiani di 35 e 41 anni, trovati a bordo di una Maserati Grecale italiana risultata rubata ed in procinto di espatriare verso il Marocco. Da qui la scoperta di un lucroso traffico di auto di lusso rubate quasi sempre in Lazio, ma in alcuni casi frutto di appropriazione indebita in danno di società di leasing oppure di false denunce di furto approfittando della compiacenza dei rispettivi proprietari.
Una volta entrati in possesso dei veicoli, i membri dell’organizzazione prima di procedere all’esportazione verso l’estero delle auto, non disdegnava di effettuare accurate e laboriose operazioni di “maquillage” sui mezzi, cambiando i dati identificativi dei telai e dotando i veicoli di targhe false e documentazione apocrifa appartenente ad altri veicoli regolarmente circolati sul territorio nazionale. Così facendo le autovetture erano in grado di viaggiare lungo il territorio italiano senza destare sospetto, per raggiungere così il porto
In un secondo ‘corridoio’ illecito, i veicoli attraversano invece la frontiera di Ventimiglia dirigendosi in Francia verso il porto di Sete (Marsiglia) per imbarcarsi con destinazione Marocco.
L’attività investigativa ha consentito di identificare un totale di ventiquattro persone (Italiani e stranieri) responsabili a vario titolo di diversi reati, fra cui riciclaggio, autoriciclaggio, ricettazione, falsità materiale ed ideologica, appropriazione indebita, truffa e simulazione di reato.
Fra gli indagati, residenti nelle Province di Roma, Latina, Caserta e Parma, la gip del tribunale di Genova Milena Catalano, ha emesso due ordinanze di applicazione misura cautelare in carcere e quattro ordinanze di obbligo di firma e dimora presso il comune di residenza. Uno degli indagati risulta invece ancora irreperibile. Fra questi spicca l’applicazione della misura cautelare in carcere, per un trentacinquenne, residente in provincia di Roma, considerato al vertice del gruppo criminale, raggiunto dalla misura cautelare mentre si trovava presso la Casa Circondariale di Lecce ove era già detenuto per altri gravi reati connessi ad attività legate alla criminalità organizzata di stampo mafioso. Sono anche stati sequestrati alla gang diversi milioni di euro, provento secondo gli investigatori, dell’attività illecita.