Brutte notizie per la Pignetti: il suo ex amico Giosy Romano è il nuovo coordinatore nazionale della Zes Unica, nominato da Fitto
7 Agosto 2024 - 19:27
Le prime felicitazioni da Peppe Razzano, rappresentante della Regione nel comitato direttivo dell’ASI casertana. Per il momento non hanno ancora sortito effetti i nuovi rapporti che la presidente ha costruito con Fratelli d’Italia attraverso Serafino Sorrenti, responsabile della sicurezza digitale di Palazzo Chigi, e Edmondo Cirielli. Resta pienamente attiva la strategia di insubordinazione anti-De Luca suggerita da Stefano Graziano, che la Pignetti potrebbe anche candidare alle prossime elezioni regionali
CASERTA (g.g.) – Non casualmente il primo messaggio di felicitazioni è arrivato da Peppe Razzano, rappresentante della Regione Campania in seno al comitato direttivo dell’Asi di Caserta: “Il mio amico Giosy Romano – annuncia Razzano – è il nuovo coordinatore nazionale della struttura di missione Zes Unica”.
Razzano fa riferimento a quell’organismo di cui si parla da diversi mesi attraverso cui il governo nazionale vorrà avere uno stabile controllo sulle politiche agevolative finalizzate a favorire nuovi insediamenti industriali che beneficeranno di una fin troppo attesa deregulation burocratica, di una estrema semplificazione delle procedure di insediamento di una nuova attività produttiva nelle cosiddette zone economiche speciali, dove saranno applicate anche importanti, accattivanti facilitazioni fiscali.
Questa concentrazione delle attività di controllo da parte del governo nazionale non annulla significato e ruolo dei consorzi intercomunali di promozione delle aree di sviluppo industriale o Asi che dir si voglia, ma è chiaro che la Zes finirà, giocoforza, per assumere un significato superiore a quello delle Asi.
Questo lo sapeva bene Giosy Romano, che questa nomina ad opera del ministro Raffaele Fitto l’ha ottenuta da presidente dell’Asi di Napoli.
Gli è stata riconosciuta una competenza tecnica, perché se è vero che Romano in passato ha fatto parte di Forza Italia e del centrodestra, con cui vanta dunque una certa dimestichezza, ultimamente è stato uomo del governatore Vincenzo De Luca, per il quale ha anche organizzato una lista civica alle ultime elezioni regionali del 2020.
“Un meritato riconoscimento – scrive ancora Peppe Razzano – al grande lavoro che, negli anni, Giosy Romano ha portato avanti con grande professionalità, da presidente dell’Asi Napoli e poi anche come commissario Zes per la Campania e la Calabria. A Giosy – conclude il rappresentante della Regione Campania nell’Asi di Caserta – va il mio affettuoso augurio di buon lavoro e sono sicuro che riuscirà a riportare la Zes unica sul binario giusto”.
Non una grande notizia, aggiungiamo noi, questa relativa alla prestigiosa nomina di Giosy Romano, per la presidente dell’Asi di Caserta Raffaela Pignetti, che ha vissuto un tempo di grande feeling con il suo collega napoletano che però, dopo averla conosciuta bene, ha quasi azzerato i suoi rapporti con lei, che pure ultimamente a Roma si era mossa molto con quelli di Fratelli d’Italia, costruendo prima una sana amicizia con Serafino Sorrenti, responsabile della sicurezza digitale di Palazzo Chigi, che l’aveva introdotta anche al cospetto del deputato, nonché vice-ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, il quale l’aveva sostanzialmente ospitata, al di là della paratia formale dell’incontro istituzionale, in una manifestazione di Fratelli d’Italia svoltasi all’hotel Vanvitelli.
Una presenza, quella della Pignetti, che aveva fatto storcere la bocca a tanti esponenti locali del partito della Meloni, essendo la presidente dell’Asi di Caserta persona legata a triplo filo al deputato del Pd Stefano Graziano, che probabilmente è stato anche l’artefice della pericolosa posizione assunta rispetto ad un atto deliberativo della giunta regionale della Campania sulla perequazione delle tariffe relative ai nuovi insediamenti produttivi che rischia di creare situazioni giuridiche molto complicate.
Ciò in quanto la Pignetti non solo ha fatto deliberare 3 voti a 2 l’impugnazione davanti al Tar di quella delibera di giunta regionale, accettata con entusiasmo da tutti gli altri presidenti dell’Asi, ma ha anche detto che nelle more del verdetto del Tar lei continuerà ad applicare per gli imprenditori che si insediano nelle zone Asi Caserta tariffe maggiori rispetto a quelle applicate in tutte le altre zone Asi della Campania, compresa naturalmente quella presieduta da Romano.
Un braccio di ferro senza senso, perché le difficoltà economiche che vengono addotte come motivazione di questo atto di insubordinazione, hanno un percorso normativo che passa per lo strumento del riequilibrio di Bilancio.
Se l’Asi di Caserta riduce le proprie entrare, attua un riequilibrio di Bilancio trovando i soldi in altri capitoli e soprattutto tagliando i costi e le spese superflue, che all’Asi di Caserta proprio non mancano.
Ma è chiaro che dietro a questa posizione della Pignetti ci sia l’idea di un distacco definitivo da Vincenzo De Luca, considerato da Stefano Graziano un politico finito, un politico che l’alleanza strategica tra il Pd della Schlein e i Cinque Stelle di Conte non potranno mai designare quale proprio candidato, al di là del problema del terzo mandato che è grosso e difficilmente superabile.
Stare contro De Luca, dunque, potrebbe dare a Graziano la possibilità di nominare un paio di candidati alle prossime elezioni regionali. Una di questi potrebbe essere proprio Raffaela Pignetti, la quale però dovrà battere la concorrenza dell’aversano Marco Villano, a cui Graziano ha promesso questa candidatura da almeno due lustri e che, essendo aversano come Raffaela Pignetti, andrebbe a sovrapporsi territorialmente a quest’ultima. Ma queste sono altre valutazioni che poi svilupperemo a suo tempo. Il fatto di oggi è costituito dalla scelta del governo Meloni di Giosy Romano come motore principale della Zes Unica.