“Ancora un’estate senza acqua nel carcere di S.MARIA C.V.”. Ciambriello: “Non si perda più tempo”
14 Agosto 2020 - 11:35
COMUNICATO STAMPA
“Dal 1996, anno di costruzione del carcere di Santa Maria Capua Vetere, non è ancora stata realizzato l’allacciamento per la rete idrica. Eppure la Giunta Regionale della Campania, nel 2016 ha stanziato un notevole finanziamento, consegnando tali risorse al comune di Santa Maria Capua Vetere”. Così denuncia ritardi ed inefficienze amministrative il garante campano dei detenuti Samuele Ciambriello.
La Regione Campania con delibera della Giunta Regionale 142 / 05.04.2016 ha stanziato, in favore del comune di Santa Maria Capua Vetere per la costruzione di una condotta idrica a servizio della Casa Circondariale, E 2.190.000,00. Successivamente, su questo tema, la stessa Giunta, il 4.08.2016, ha firmato un protocollo d’intesa col Comune. Attualmente i detenuti presenti del Carcere di Santa Maria Capua Vetere sono 886, di cui 68 donne nel reparto Senna di alta sicurezza.
Il garante Ciambriello così conclude: “L’approvvigionamento di acqua al carcere è assicurato mediante l’utilizzo di acqua di falda e di un impianto di potabilizzazione spesso mal funzionante, che comporta la fuoriuscita di acqua gialla dai rubinetti, con conseguenti dermatiti e altri problemi di salute per i detenuti. Ogni giorno due autobotti portano l’acqua per la mensa dei detenuti e degli agenti, da decenni i detenuti usufruiscono gratuitamente all’amministrazione penitenziaria di due bottiglie d’acqua minerale al giorno.
alla dignità, alla tutela della salute. Non si perda più tempo!”.
Garante delle persone sottoposte
a misure restrittive della libertà personale
Prof. Samuele Ciambriello