CASERTA. Affidamento diretto da 18 mila euro al figlio del Cavaliere Boccardi, Re degli alberghi taglieggiato dal clan Belforte

3 Gennaio 2025 - 19:35

Si tratta della famiglia che ha in mano l’ex Jolly Hotel e il Grand Hotel Vanvitelli. I lavori riguardano la scuola Collecini

CASERTA – Può sembrare una battuta, ma non è così. Come spesso avviene quando leggiamo affidamenti aggiudicazioni a firma dello Ufficio tecnico del comune di Caserta, anche in questo caso troviamo volti noti all’interno delle procedure.

In questo caso si tratta dei lavori da 18 mila euro per l’adeguamento della passerella pedonale dell’istituto Collecini di via Giardini Reali.

Il dirigente del comune di Caserta Luigi Vitelli, dopo l’incarico di progettazione affidato al professionista Francesco Marcello, in questi giorni ha firmato l’affidamento diretto dei lavori a favore di una società di San Marco Evangelista, la Uprising srl, che ha presentato un ribasso del 4%, ovvero di 740 euro, rispetto all’importo iniziale della trattativa ad offerta, ovvero 18.500

euro.

Il nome del legale rappresentante della ditta scelta dall’ingegnere Vitelli è Domenico Boccardi, cognome molto noto in provincia di Caserta.

Si tratta infatti del figlio di un uomo eccellente dell’imprenditoria casertana, il cavaliere Francesco Boccardi, insignito di tale titolo dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il 2 giugno del 1999.

Francesco Boccardi è lo storico titolare della Comet Sud – dove il figlio Domenico ha lavorato – oltre a gestire questa Uprising – ed ha costruito ed è proprietario dello sfarzoso Grand Hotel Vanvitelli, situato lungo viale Carlo III, nel territorio comunale di San Marco Evangelista, ma anche proprietario dell’hotel Serenella, per anni gestito dal papà di Chicco Ceceri, noto avvocato amministrativista ed ex assessore al comune di Caserta, sempre situato lungo il Vialone, e soprattutto dell’ex Jolly Hotel di Caserta, condizione che lo rende uno dei Re degli alberghi di Terra di lavoro.

Il cavaliere Boccardi entrò anche in dinamiche giudiziarie, quale vittima di estorsioni imposte dal clan Piccolo Belforte di Marcianise. L’imprenditore avrebbe consegnato circa 15 mila euro annui alla cosca, come raccontato in più occasioni dal pentito Giuseppe Pettrone.

Un altro ingresso a latere e non certo da protagonista nella cronaca giudiziaria da parte del Cavaliere riguarda il fatto che la società edile di Francesco Boccardi ha anche costruito un impianto, poi sequestrato e confiscato dallo Stato, per conto degli eredi di Dante Passarelli, grande imprenditore dello zucchero ritenuto organico al clan dei Casalesi e deceduto nel 2004.