CASERTA. Il comune annulla la gara da 116 milioni dei guai di Marino, Savoia & co. Ma la seconda classificata fa battaglia in tribunale

1 Agosto 2022 - 11:49

È il secondo ricorso nel giro di pochi mesi da parte dei Balestrieri – da non confondersi con Ivano Balestriere di Isvec – relativamente alla “morte” della gara da 116 milioni, quella che ha provocato l’indagine ai danni del primo cittadino di Caserta, voluta dall’amministrazione comunale

CASERTA (l.v.r.) – Possiamo affermare con una certa tranquillità che sta diventando un caso giudiziario la revoca della gara d’appalto per la gestione dei rifiuti urbani del comune di Caserta dal valore di oltre 116 milioni di euro, indetta nel giugno 2018 dal comune di Caserta, che ha provocato l’arresto dell’ex dirigente del capoluogo Marcello Iovino, l’attuale funzionario Giuseppe D’Auria, del faccendiere Carlo Savoia, e che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati del sindaco Carlo Marino.

Dopo un primo ricorso al TAR della Tekra, che vede come suo legale rappresentante Alessio Antonello Balestrieri, in cui si contesta lo stop alla procedura del 2018, al quale la ditta aveva partecipato ed era arrivata seconda dietro al gruppo spinto da Carlo Savoia, secondo le accuse della Direzione distrettuale antimafia, Energeticambiente-Esi, la Tekra ha presentato un altro ricorso. Questa volta la società si è rivolta ai giudici dell’amministrazione contro l’annullamento in autotutela, deciso il 14 giugno scorso, con una determinata firma del dirigente Franco Biondi, del garone da 116 milioni. La ditta, quindi, si è rivolta di nuovo al Tar, chiedendo anche un risarcimento danni.

I Balestrieri, che erano stati superati nella graduatoria della gara apparecchiata da Carlo Savoia, Carlo Marino e Pasquale Vitale, secondo quanto emerso dalle indagine della Dda, stanno cercando in ogni modo di far ripartire quella procedura, annullata dal comune di Caserta con delle motivazioni al limite del ridicolo e che potete leggere CLICCANDO QUI.

Rispetto al ricorso dello scorso aprile, questo di cui vi diamo notizia oggi è un atto indipendente, non legato al precedente provvedimento presentato dinanzi ai giudici amministrativi regionali.

Il comune di Caserta, ancora una volta, ha nominato quale suo legale l’avvocato Francesco Maria Caianiello, impegnando a favore di quest’ultimo la somma di tre mila e 291 euro. La scelta di nominare il socio storico dello studio del sindaco Carlo Marino è legata – scrivono da palazzo Castropignano – a una continuità processuale, visto che lo stesso Caianiello è l’avvocato scelto dal comune di Caserta per il primo ricorso di Balestrieri contro il comune di Caserta.

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