CASERTA. Incarico da 38 mila euro (lordi) alla nipote del giudice Cafiero De Raho. La commissione: il segretario Massi, Franco Biondi e Luigi Vitelli

29 Aprile 2024 - 20:23

Il secondo e il terzo sono imputati con accuse mosse rispettivamente dalla DDA di Napoli e dalla procura ordinaria, per il parheggio di via San Carlo e per una presunta concussione quando Vitelli guidata l’UTC di San Tammaro. Nelle scorse ore è stata resa nota la graduatoria di questa procedura di selezioni per quattro posti da middle e in subordine junior

CASERTA (gianluigi guarino) – Immaginiamo la scena quando, tra i 64 che hanno risposto all’avviso di selezione pubblica per incarichi di collaborazione professionale del comune di Caserta, finanziati da quel pozzo senza fondo di sprechi e utilizzi improduttivi che risponde al nome di PNRR, è apparso il nome di Gaia Cafiero De Raho, nipote dell’attuale parlamentare 5 Stelle, già procuratore della Reppublica aggiunto di Napoli e responsabile della Direzione distrettuale Antimafia.

Quelli che abitano le stanze che noi chiamiamo da anni “cucine degli orrori” del comune di Caserta si saranno sentiti molto gratificati da questa istanza, si saranno guardati in faccia e avranno detto: “questa ragazza vincerà a prescindere”.

Beninteso, la richiesta della nipote di Cafiero De Raho è legittima e presentata con pieno diritto e sicura buona fede. È – al contrario – la mentalità di quelli del comune di Caserta a non essere né legittima e né moralmente ineccepibile.

Se qualcuno ritiene che queste affermazioni siano gratuite e apodittiche, ci faccia la cortesia di mandarci celermente, perché noi siamo pronti in un giorno, massimo due, una ventina di pullmini i quali, forse, non riusciranno a contenere tutti gli articoli che, documenti alla mano e atti allegati, hanno descritto il comune di Caserta, mostrandone le nefandezze.

Sicuramente il passaggio dal punteggio di 0.75, quello con cui Gaia Cafiero De Raho si è presentata alla selezione per il profilo professionale di funzionario esperto in progettazione e animazione territoriale quale valore del suo titolo di studio, al punteggio finale di 27.75, con il quale, per effetto del colloquio affrontato avendo di fronte i soliti personaggi del comune di Caserta, ha scavalcato altri concorrenti che la precedevano nel punteggio iniziale, è stato frutto di un’indiscutibile preparazione.

Ma ammesso e non concesso che la dottoressa Cafiero De Raho avesse incontrato qualche difficoltà, noi siamo sicuri, per i motivi esplicitati all’inizio dell’articolo, che quelli del comune di Caserta avrebbero comunque dato a lei 27, 28, 30 o quaranta mila punti, ovvero tutti quelli che servivano a svettare in graduatoria.

Perché per loro dire che la nipote di Federico Cafiero De Raho lavora al comune di Caserta, rappresenta, per il pensiero che li percorre quotidianamente, frutto di una mentalità bacata a monte, una sorta di clausola di sicurezza, di salvaguardia.

Questo è, ci dobbiamo rassegnare. Poi, guardando il profilo della dottoressa Cafiero De Raho vediamo che già lavora al comune capoluogo per le attività del Servizio Civile, con un non meglio precisato ruolo all’interno dello staff del presidente del Consiglio comunale, Lorenzo Gentile, e del Segretario, Salvatore Massi.

Proprio Massi, che, come detto, include Gaia Cafiero De Raho nel suo staff, ha avuto il ruolo di membro della commissione, insieme a due imputati in servizio a palazzo Castropignano quali Franco Biondi e Luigi Vitelli, quest’ultimo per il reato di concussione rispetto ai suoi trascorsi al comune di San Tammaro, il dirigente, invece, sotto processo per la vicenda di via San Carlo, relativamente all’appalto del parcheggio e ai professionisti vicini a Michele Zagaria.

Se comunque abbiamo capito bene dal bando, c’era la posizione prioritaria per i profili middle, ovvero con tre anni di lavoro almeno. Per questi quattro incarichi, relativi a tre profili diversi, la commissione poteva, però, decidere che tra i vincitori poteva esserci anche “in subordine” un profilo junior, ovvero mancante del requisito dei tre anni di esperienza.

Gaia Cafiero De Raho è stata per l’appunto chiamata, per effetto del lavoro della commissione, come profilo junior. Non è ascrivibile sicuramente alla giovane De Raho l’errore compiuto dai “comunali”.

Nella determina firmata da Francesco Biondi, per gli amici Franco, la nipote del parlamentare 5 Stelle e già giudice è segnalata all’interno del profilo Rendicontazione e Controllo. Mentre dalla graduatoria emerge il citato profilo relativo alla progettazione e all’animazione territoriale. L’incarico, bando alla mano, prevede per il profilo junior la possibilità di effettuare 201 giornate lavorative, al costo di 190,32 euro lordi al giorno, ovvero 38 mila euro e poco più.

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